Calcio, basket, cricket, pallavolo,
rugby, softball, per un totale di 160 squadre provenienti da tutto il
mondo. Non sono numeri da Olimpiadi che con l'edizione di Londra 2012
sono destinate a battere ogni record, ma, di sicuro, lo spirito sarà
quello sinceramente e profondamente olimpico, basato, dunque,
innanzitutto, sul rispetto per l'avversario senza quelle forme di
discriminazione di cui i recenti Europei di calcio in Polonia e
Ucraina hanno più volte dato tristemente sfoggio a suon di fischi
diretti ai giocatori di colore. Stiamo parlando dei prossimi Mondiali
antirazzisti, in programma a Castelfranco Emilia, in provincia di
Modena, dal prossimo 4 luglio, giunti al sedicesimo anno grazie
all'impegno della Uisp, capace di trasformare lo sport in un momento
non solo di competizione e agonismo, ma anche di festa e riflessione
contro chi, al giorno d'oggi, non riesce proprio ad accettare le
diversità.
Ma c'è dell'altro come ha ricordato in sede di
conferenza stampa di presentazione dell'evento il responsabile
organizzativo Carlo Balestri: "L'edizione 2012 dei Mondiali
antirazzisti non poteva non tener conto del terremoto e del fatto che
la manifestazione si svolge a Castelfranco Emilia, che rientra nelle
zone colpite". Da qui, la scelta dello slogan "I Mondiali
abbracciano l'Emilia".
Come ricordato dall'assessore alle
politiche sociali della Regione Emilia Romagna, d'altronde, la Uisp
"È un'associazione che lavora sull'immigrazione e sa
trasmettere importanti messaggi culturali e politici, legandoli ad
azioni mirate sul territorio. Come nel caso dei Mondiali che hanno
scelto di ospitare le popolazioni colpite dal terremoto. Oltre a
mantenere l'attenzione sul tema, la manifestazione va incontro alle
esigenze della gente dell'Emilia che, pur avendo ricevuto offerte di
ospitalità da tutta Italia, non intende abbandonare la propria
terra".
Sport, dunque, solidarietà,
certamente, ma anche un occhio di riguardo, non certo così scontato
in eventi di questa portata in cui troppo spesso, in nome di alti
ideali, si tralasciano dettagli che invece fanno la differenza e
danno realmente l'idea dello spirito che anima la manifestazione,
agli sprechi e all'ecologia. In particolare, come ricorda ancora
Balestri, "Già negli anni scorsi ci siamo distinti per aver
superato il 70% nella differenziazione dei rifiuti. Continueremo,
promuovendo ad esempio l'uso dell'acqua di rete per ridurre
ulteriormente il consumo di plastica". E ancora, il tema del
cibo avrà il suo spazio perchè un'alimentazione basata su cibi
freschi, di stagione, nel rispetto della filiera minima, sono
centrali non solo perché pratica sport,a qualsiasi livello, ma anche
nella vita di tutti i giorni, dai bambini agli anziani.
A corollario dell'evento, una serie di
appuntamenti con concerti dal vivo e proiezioni di documentari che
hanno come filo conduttore le discriminazioni. Per leggere il
programma completo consultare il sito web www.mondialiantirazzisti.org