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giovedì 19 settembre 2024
 
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«Il gesto di Orlando? È di sopravvivenza civile»

03/01/2019  Non ha dubbi Alessio Pascucci, coordinatore nazionale di Italia in Comune e primo cittadino di Cerveteri, uno dei sindaci “disobbedienti” sulle orme di Leoluca Orlando di Palermo che ha annunciato la sospensione, nella sua città, degli effetti del decreto sicurezza.

Da anni impegnato in politica e al suo secondo mandato nella cittadina laziale nota per la necropoli etrusca, Alessio Pasucci sindaco di Cerveteri e coordinatore nazionale di Italia in Comune, classe 1982, non perde occasione di tuonare contro l’attuale Governo.

«L'iniziativa del sindaco» ha detto Pascucci, «più che un caso di disobbedienza civile lo definirei di sopravvivenza civile in quanto mira a garantire il rispetto dei diritti che la nostra Costituzione riconosce a tutte le persone, senza distinzioni di colore, razza o religione».

«A Cerveteri, così come in tanti altri comuni italiani» ha proseguito, «abbiamo approvato una mozione per chiedere la modifica di questo decreto stralciando la parte relativa alla riforma del sistema Sprar e chiedendo l'apertura di un tavolo di concertazione con l'Anci al fine di valutare le ricadute concrete di tale Decreto sull'impatto in termini economici, sociali e sulla sicurezza dei territori. Come Italia in comune, tra l’altro, abbiamo presentato quattro emendamenti prima che il DDL fosse convertito in legge per dire che non siamo contro ideologicamente, ma proponiamo modifiche alternative e migliorative che però non vengono assolutamente considerate».

«Con il decreto sicurezza il vice premier Matteo Salvini ha messo in bacheca l'ennesimo trofeo da festeggiare sui social» ha concluso, «in barba ai diritti delle persone e ai costi amministrativi che saranno pagati dai Comuni italiani, ai quali spetterà ora sobbarcarsi 280 milioni di euro di costi per la gestione degli effetti del decreto (stima dell’Anci dopo l’approvazione del decreto sicurezza), in termini di servizi sociali e sanitari rivolti ai soggetti vulnerabili. Un decreto che si chiama sicurezza ma che ha l'unico effetto di portare nelle città più insicurezza».

 

 
 
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