Potrebbe essere il primo cardinale afro-americano della storia degli Stati Uniti. Monsignor Wilton Gregory, 71 anni, sinora arcivescovo di Atlanta, è stato nominato da papa Francesco nuovo arcivescovo di Washington. La sua nomina cade, peraltro, nell’anniversario dell’assassinio di Martin Luther King, morto il 4 aprile 1968.

La sede episcopale di Washington è stata l’epicentro del terremoto della pedofilia nel clero che ha investito la Chiesa americana. A ottobre scorso il cardinale Donald Wuerl si era dimesso a 77 anni dopo essere stato criticato per come aveva gestito alcuni casi di abusi sessuali quando era vescovo di Pittsburg, come emerso dal rapporto del Grand Giury della Pennsylvania. Nell’accettare le sue dimissioni, il Papa aveva inviato a Wuerl una lettera con lo quale lo nominava amministratore apostolico di Washington fino alla scelta del suo successore, avvenuta oggi.

Il predecessore di Wuerl, il cardinale Theodore McCarrick, papa Francesco lo ha prima espulso dal collegio cardinalizio, a luglio dell’anno scorso, e poi dimesso dallo stato clericale, a febbraio, a causa di abusi sessuali che ha compiuto a danno di minorenni e seminaristi maggiorenni.


Nel 2004 vescovo di Atlanta

Wilton Gregory è nato il 7 dicembre del 1947, ordinato sacerdote a Chinato nel 1973, Gregory fu nominato da Giovanni Paolo II vescovo ausiliare di Chicago (principale consacratore, il cardinale Joseph L. Bernardin) nel 1983 e nel 1993 vescovo di Belleville, sempre in Illinois.

Benedetto XVI lo aveva poi nominato arcivescovo di Atlanta nel dicembre 2004, dove si insediò l’anno successivo. Gregory era presidente della Conferenza episcopale degli Stati Uniti nel 2002, quando scoppiò per la prima volta lo scandalo della pedofilia nella Chiesa americana. In quel frangente propugnò l’adozione della Carta di Dallas per la tutela dei minori. Ad Atlanta si è profilato in tutti questi anni come un pastore vicino alla sensibilità di Papa Francesco su questioni come la protezione dell’ambiente, la pastorale con le persone omosessuali e l’accoglienza degli immigrati.