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lunedì 09 settembre 2024
 
Le sfide delle politica
 

Il nuovo assessore alla cultura di Milano esordisce al Franco Parenti

20/10/2021  Tommaso Sacchi ha scelto una platea di giornalisti riuniti da Andrée Ruth Shammah, omaggiando il ruolo del teatro al servizio della città. Teatro che rivendica il fatto di non aver mai smesso di fare cultura, neppure durante il lockdown

Ha scelto come prima uscita pubblica il teatro Franco Parenti il nuovo assessore alla cultura di Milano Tommaso Sacchi; milanese, 39 anni, è stato scelto da Beppe Sala e “portato via “da Firenze, dove era assessore alla cultura della giunta di Diego Nardella. Andrée Ruth Shammah ha voluto riunire la stampa milanese per questo evento informale in cui ha chiesto ai giornalisti presenti di raccontare all’assessore il Franco Parenti, in una sorta di ribaltamento delle posizioni. Tommaso Sacchi ha raccontato come nell’ ufficio di Palazzo Reale che era stato di Filippo de Corno sia rimasto un solo quadro del predecessore, un’immagine che ritrae i Bagni misteriosi negli anni Cinquanta, ovvero ben prima del rifacimento del Parenti che ne ha fatto lo scenario per tanti spettacoli, soprattutto nei mesi estivi. «Proprio al Parenti, allora Pier Lombardo», ha ricordato Sacchi, «da bambino vidi il mio primo spettacolo teatrale, di Moni Ovadia, per cui mio padre lavorava come fotografo di scena». 
Il Franco Parenti più di ogni altro teatro italiano ha strenuamente provato a non fermarsi neppure durante lockdowm e zone rosse con chiusure sistematiche di ogni luogo della cultura. Ha dato vita a una radio digitale (Radioparenti), a performance su zoom, ha riaperto al pubblico appena si è potuto adattando le sue sale alle norme del distanziamento, e privilegiando gli spettacoli all’aperto, facendo spettacoli itineranti. «In questo momento non vogliamo parlare di ripartenza», ha detto Ruth Shammah «quanto piuttosto di risveglio, occorre cioè risvegliare quello che era già addormentato prima del Covid Abbiamo bisogno di uno scossone e non semplicemente riprodurre tutto come prima facendo finta che il Covid non ci sia stato».
Parlando del Parenti Tommaso Sacchi ha detto che pur non essendo un teatro pubblico, ha sempre collaborato con le istituzioni e si pone come luogo pubblico per quello che è in grado di restituire alla città. In riferimento al suo preciso mandato ha detto che Sala gli ha lasciato campo aperto con una sola indicazione: «lavorare sulle periferie, facendo di Milano una città laboratorio che legittimi nuove modalità di fare cultura». Ma si prende tempo per studiare la situazione prima di fare un a conferenza stampa ufficiale. Intanto continua la ricca programmazione del Franco Parenti: dal 25 al 30 ottobre va in scena Cabaret delle piccole cose di e con Filippo Timi; dal 27 ottobre al 7 novembre Una vita che sto qui con Ivana Monti; dall’1 al 4 novembre Paradiso XXXII di e con Elio Germano e Tebo Teardo; dal 9 al 21 novembre La Gilda con Laura Marinoni. Il cartellone prosegue con decine di proposte a maggi tra prosa, recital. danza, teatro ragazzi e laboratori.  
 

 
 
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