Rispondendo per iscritto a domande inoltrate dal padre gesuita James Martin riguardanti i cattolici Lgbt, a proposito di cosa direbbe a uno di loro "che ha subito un rifiuto dalla Chiesa" papa Francesco ha risposto: "vorrei che lo riconoscessero non come 'il rifiuto della Chiesa', ma piuttosto di 'persone nella Chiesa'. La Chiesa è madre e chiama insieme tutti i suoi figli. Prendiamo ad esempio la parabola degli invitati alla festa: 'i giusti, i peccatori, i ricchi e i poveri, ecc'. (Matteo 22:1-15; Luca 14:15-24). Una Chiesa 'selettiva', di 'sangue puro', non è la Santa Madre Chiesa, ma piuttosto una setta".
Il sito Vatican Media ricostruisce così il dialogo a distanza:«Il religioso, il 5 maggio scorso, aveva scritto al Papa una nota in spagnolo, chiedendogli se fosse disposto a rispondere ad alcuni quesiti che solitamente gli rivolgono i cattolici Lgbtq. Alcuni giorni dopo, ha ricevuto una nota scritta a mano in spagnolo, con le sue risposte. Ne è nata una mini-intervista pubblicata il 9 maggio sul sito Outreach, la pagina web creata dal gesuita».