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domenica 08 settembre 2024
 
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Il Papa: «Dio chiederà conto agli schiavisti»

18/02/2016  Termina il viaggio del Papa in Messico. Al confine con gli Stati Uniti Bergoglio rende omaggio alle migliaia di migranti morti nel tentativo di passare la frontiera. E poi dice ai giovani: «Non siete carne da macello»

Un anatema contro gli schiavisti dei nostri giorni. Papa Francesco lascia il Messico dopo aver celebrato messa davanti a oltre 300 mila persone a Ciudad Jaurez, altre 30 mila al di là della rete che separa il Paese dagli Stati Uniti. Il "muro" più lungo del mondo, con i suoi oltre 3mila chilometri, separa da Oceano a Oceano Messico e Usa. Un muro che tanti sognano di oltrepassare per sfuggire alla miseria e alla violenza, ma che, in questa fuga verso la libertà, ha visto negli anni morire migliaia e migliaia di persone. Una grande croce nera, con la piccola effige di migrante che cammina al posto del crocifisso, si erge a pochi metri dalla rete. Una croce visibile anche dall'altra parte del confine, El Paso, Texas, sogno. "Quello dei migranti è un cammino carico di terribili ingiustizie", dice il Papa.   E non contano solo i numeri - circa 400 mila sono le persone che cercano di varcare il confine ogni anno - conta il nome e la storia di ciascuno. Il loro, dice papa Francesco "è un cammino carico di terribili ingiustizie: schiavizzati, sequestrati, soggetti a estorsione, molti nostri fratelli sono oggetto di commercio del transito umano". In quella che molti oggi hanno soprannominato la Lampedusa delle Americhe, papa Francesco invoca "il dono delle lacrime".  

"Mai più morte e sfruttamento! C'è sempre tempo per cambiare, c'è sempre una via d'uscita e un'opportunità, c'è sempre tempo per implorare la misericordia del Padre", tuona il Papa. E poi parla dei giovani e del femminicidio, piaga endemica di questa zona: "L'ingiustizia si radicalizza nei giovani che, come carne da macello, sono perseguitati e minacciati quando tentano di uscire dalla spirale della violenza e dall'inferno delle droghe" e nelle "tante donne alle quali con la violenza è stata ingiustamente tolta la vita!".

Infine il saluto a quanti lo seguivano dall'altra parte della rete e che "grazie alla tecnologia" hanno cantato e pregato insieme. "Grazie ai nostri fratelli e sorelle che sono a El Paso", ha detto Francesco, "e che ci fanno sentire una sola famiglia e una sola comunità cristiana".

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Il Papa al confine tra Messico e Usa: «Mai più morte e sfruttamento!»
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