Non si tratta di adattare il racconto del
peccato originale alle ricerche scientiche,
ma di pensare il dato di fede, che le narrazioni
bibliche ci consegnano, nel nostro
contesto. Il peccato originale non è solo il
“primo” peccato in senso cronologico, ma
quell’atto di disobbedienza al Creatore che
instaura nel mondo e nella storia il male
morale. Per questo chi nasce è segnato dal
peccato, in quanto non nasce né in un contesto
assolutamente buono, né in un contesto
neutrale o di equidistanza dal bene
e dal male, ma si trova nella situazione di
compiere più facilmente il male che il bene,
senza l’aiuto della grazia. Questo peccato ha
comportato una “involuzione”, in quanto a
partire da esso sono compromessi i rapporti
fra l’uomo e la natura, l’uomo e la donna e
in genere fra l’uomo e Dio. Inoltre questo
peccato non si trasmette solo di padre in
figlio, ma anche orizzontalmente, perché
ci appartiene in quanto esseri umani. Tale
solidarietà negativa viene ribaltata dalla
redenzione che si attua nel mistero pasquale,
cui partecipiamo nei sacramenti e cui
aderiamo nella fede in Cristo Gesù.