Castel Gandolfo. Le fotografie di questo servizio sono di Alessia Giuliani/Cpp
Una colonna di fumo nero che sale verso il cielo e quasi lambisce il Cupolone, un fischio acuto da treno di una volta, lo sferragliare della locomotiva e dei vagoni, macchinisti col viso annerito dal fumo che sembrano usciti da un vecchio film di Hollywood in bianco e nero. Scene d'altri tempi per la partenza del treno storico con locomotiva a vapore della flotta della Fondazione Fs Italiane. Il treno storico, ha inaugurato il collegamento che, dal 12 settembre, ogni sabato, partirà dalla Stazione Vaticana per raggiungere le stazioni di Castel Gandolfo e Albano Laziale. Una tratta che unisce i “due Vaticani”, cioè i Musei Vaticani e le Ville Pontificie di Castel Gandolfo, compreso il Palazzo Apostolico, che fino a oggi era riservato solo ai Papi e ai loro ospiti.
Il treno del sabato sarà un moderno convoglio “Minuetto” del gruppo FS Italiane, con aria condizionata. Il viaggio sul treno storico con locomotiva è stato un piccolo privilegio concesso alla stampa e ad alcune autorità come Antonio Paolucci, direttore dei Musei Vaticani, Osvaldo Gianoli, direttore delle Ville Pontificie, e Michele Mario Elia, amministratore delegato del Gruppo FS italiane. Il treno è trainato da una locomotiva del 1915, le carrozze sono del 1928 (sulle porte dei bagni c'è scritto “ritirata”) e l'elegante carrozza “presidenziale”, realizzata per i Savoia, risale agli anni Trenta. E' il treno che fu usato da papa Giovanni XXIII per il viaggio a Loreto e ad Assisi del 1962. Da allora nessun altro Papa l'ha utilizzato, ma nel 2011 ha trasportato il cardinale Maradiaga e il suo seguito a Orvieto, per il convegno mondiale della Caritas.
Arrivati a Castel Gandolfo i passeggeri potranno così accedere al primo piano del Palazzo Apostolico (il secondo piano resta riservato agli appartamenti pontifici), dove è stato allestito un museo con cimeli, arredi e paramenti sacri (anche la sedia gestatoria di Pio IX) e la Galleria dei Ritratti dei Pontefici, compreso papa Francesco. Stupendo il panorama dalla terrazza, affacciata sul lago. La vista si estende fino alla capitale ed è chiaramente visibile anche la cupola di San Pietro. «Questo palazzo», dice Antonio Paolucci, direttore dei Musei Vaticani, «era la reggia sovrana più inaccessibile del mondo, ancora più del Cremlino e di Buckingham Palace. Renderlo fruibile dal pubblico rappresenta un grande gesto da parte di un Papa che ha rinunciato alla sua residenza estiva per aprirla alla gente. E la gente arriva in treno, il più popolare e democratico fra i mezzi di trasporto».
Per acquistare il biglietto del treno, che consente anche l'ingresso ai Musei Vaticani e alle Ville Pontificie, si può consultare il sito dei Musei Vaticani www.museivaticani.va