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lunedì 10 febbraio 2025
 
Il Teologo
 

L'angelo custode e le nostre preghiere di intercessione

25/10/2021 

Dopo la nostra morte dove andrà il nostro angelo custode? Le nostre preghiere fatte per la guarigione di una persona cara, ma non esaudite, le saranno comunque utili?

Fulvia G.

L’aldilà è un mondo totalmente “altro” che non siamo in grado di conoscere e per il quale usiamo immagini che, per quanto vere, restano sempre inadeguate. Il mondo a noi visibile non esaurisce tutto ciò che Dio ha creato. Ora, la Scrittura attraverso immagini inevitabilmente molto umane ci assicura dell’esistenza degli angeli, «creature spirituali che glorificano Dio e servono i suoi disegni salvifici nei confronti delle altre creature» (CCC 350). L’angelo custode esprime la particolare attenzione di Dio per ciascuno di noi in questa vita terrena fino all’ultimo respiro (cfr. CCC 336). Dopo di che, ogni altro interrogativo si perde nell’insondabile mistero di Dio e di questa nostra stessa vita. La preghiera di domanda o di intercessione per un’altra persona, quand’anche non fosse esaudita, è sempre un atto di fede, d’amore, di comunione in Dio che arricchisce tutto il corpo ecclesiale di Cristo e raggiunge in qualche modo le sue membra ben oltre i nostri desideri (cfr. CCC 2634-2636).

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