Giulio, liceo classico, buoni voti, passione per la musica. Ha appena terminato la prova scritta di italiano all'esame di Maturità.
- Come erano le tracce, difficili?
«Temi fattibili, niente di particolarmente complicato, tranne, forse, il tema storico. Ma come ogni anno, si tratta di un argomento scelto solo da chi ha un interesse particolare per la storia».
- La giornata che fa più paura?
«Quella di venerdì, quando ci sarà la terza prova scritta. Dovremo rispondere in due ore a 13 quesiti, su quattro materie. Non è sempre così, ma la nostra commissione ha scelto la risposta aperta, quindi dovremo scrivere a manetta e senza incertezze, una decina di righe per ogni quesito, avendo a disposizione circa un quarto d’ora per ciascuno. E il risultato fa media per il voto».
- Durante l’interrogazione orale non bisogna mai fare scena muta, condividi?
«Beh, a parte chi per un anno intero non fa altro che studiare, è normale che non si possa sapere tutto e allora, se capita la domanda che mette in crisi, bisogna cercare di arrivarci, con il ragionamento».
- È vero che i professori non fanno domande trabocchetto?
«Ma sì. Insomma, prevale il buon senso. È logico che cerchino di non mettere in difficoltà lo studente».
- Come fai a mantenere la calma in questi giorni?
«Ma, non so, fino a ieri sera ero tranquillo, poi mi è venuto un attacco di panico inspiegabile, allora mi sono detto che in fondo il voto non conta poi tanto, che la maturità si dimostra affrontando le prove con sicurezza, con la consapevolezza di aver costruito la propria preparazione nel corso di tutti i cinque anni del liceo».
L’esame orale può fare anche più paura di quello scritto: trovarsi faccia a faccia con la commissione innesca il timore di essere sottoposti a un fuoco di fila di domande, su più materie. Ecco perché i professori consigliano di preparare una tesina.
-Ma è davvero così importante?
«Direi di sì. Preparare un approfondimento è utile perché consente di mostrarsi padroni di un argomento, di dimostrare che si è capaci di fare rapidi e pertinenti collegamenti anche tra materie diverse, senza aspettare la guida dell’insegnante o, peggio, la domanda che spiazza», afferma Gianna Gagliardi, docente di italiano.
-In genere, durante il colloquio, all’esposizione della tesina, si dedicano circa 10 minuti, quindi è importante prepararsi un discorso sintetico, su un argomento interessante e possibilmente originale.
«È opportuno non solo preparare un approfondimento e renderlo accattivante, ma soprattutto mostrarsi padroni dell’argomento trattato, dimostrando che il lavoro è stato interiorizzato. Si possono anche utilizzare schemi, fotografie o altre risorse della tecnologia multimediale».
-E l’abbigliamento?
«Anche negli ambienti più tolleranti è gradito un abito adeguato, semplice e adatto alla circostanza: Non è richiesta la giacca e cravatta, ma meglio evitare i capi da spiaggia».
-Durante la fatidica notte prima degli esami, è meglio studiare o andare a spasso?
«La preparazione non si conquista certo in poche ore. Ma anche i più bravi non sono immuni da paura e tensione. Allora ciascuno deciderà secondo il proprio carattere, ma senza esagerare: niente ore piccole, né a studiare né a passeggiare».
Il drink "La notte prima degli esami" è stato inventato e brevettato dagli studenti della scuola alberghiera Ial di Aviano, che definiscono la bevanda: “miracolosa, perfetta per affrontare con grinta e adrenalina a mille gli esami di maturità che assorbono energie enormi”.
Ecco gli ingredienti: 1 bicchiere di latte o yogurt, 2 cucchiai di cacao solubile (o sciroppo di cacao), 2 cucchiaini di zucchero di canna, una banana, fragola e una stecca di vaniglia. Mettere nel frullatore del ghiaccio, la banana a pezzettini, 2 cucchiaini di zucchero di canna, latte freddo (o yogurt), 2 cucchiai di cacao solubile o sciroppo di cioccolato. Dopo avere frullato, versare il drink energetico in un bicchiere, decorarlo con mezza banana, fragola, una stecca di vaniglia e una spolverata di cacao in polvere.
La dieta antistress? Pasta, riso, frutta e verdura, uova bollite e latte caldo, suggerisce la Coldiretti, mentre meglio abolire le sostanze eccitanti come il caffè, le patatine in sacchetto, salatini e cioccolata che sono invece spesso presenti tra le scorte di emergenza delle ansiose vigilie.
La maturità 2010 è partita il 22 giugno per 500.694 studenti di 25.244 classi e poco più di 140mila docenti, suddivisi in 12.695 commissioni.
L’esame, in attesa che entrino in vigore i quiz a risposta multipla previsti dall’Invalsi a partire dal 2012, è già un po’ più difficile rispetto agli anni scorsi.
Infatti per l’ammissione è stato necessario avere 6 in tutte le materie (prima si poteva far media). Di conseguenza lo 0,6 per cento in più di ragazzi non è stato ammesso (poco meno di 29 mila).
Prova di italiano, seconda prova scritta, di indirizzo (greco al classico, matematica allo scientifico ecc.) e, il 25 giugno, la terza prova scritta, a carattere pluridisciplinare, sulle materie dell’ultimo anno di corso. La commissione decide il tipo di test: trattazione sintetica di argomenti; quesiti a risposta singola; quesiti a risposta multipla; problemi a soluzione rapida; casi pratici e professionali; sviluppo di progetti. Intanto le commissioni hanno preparato il calendario delle prove orali (stilato partendo da una lettera estratta a sorte).
Il colloquio inizia in genere con la presentazione da parte del candidato di una tesina; prosegue con la discussione su argomenti proposti dalla commissione e con quella relativa agli elaborati delle prove scritte. Il voto finale è dato dalla somma dei punteggi riportati nel credito scolastico, nelle tre prove scritte e nel colloquio. In particolare: un massimo di 25 punti per il credito scolastico; un massimo di 45 punti per le tre prove scritte (ciascuna vale da 0 a 15 punti, ma viene considerata sufficiente solo se raggiunge i 10 punti); un massimo di 30 punti per la prova orale.
La soglia di sufficienza è di 60 punti. Il massimo è 100 e lode.