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giovedì 17 luglio 2025
 
Davide Prosperi
 
Credere

Davide Prosperi: «La Chiesa? È un’amicizia che ci sostiene sempre»

05/06/2025  Dal 2021 Davide Prosperi è il secondo successore di don Giussani, primo padre di famiglia alla guida di Comunione e liberazione. «La società ha bisogno dell’impegno di laici cristiani. Così nei movimenti siamo Chiesa in uscita»

Avrebbe dovuto frequentare Ingegneria, ma la data del test coincideva con l’unica finestra di bel tempo dell’estate 1991. E quindi, appassionato di montagna com’era, scelse di scalare il Cervino; di conseguenza, si iscrisse a Chimica. Una volta laureato, avrebbe potuto farsi assumere da qualche multinazionale che pagava profumatamente; se non che don Giussani gli chiese di rimanere in università, perché era (ed è) importante una presenza cristiana negli ambiti educativi. «Ho sempre affrontato gli eventi della mia vita concentrandomi su ciò che per me era un punto di fascino, di vera attrazione». Si presenta così a Credere Davide Prosperi, dal 2021 presidente della Fraternità di Comunione e liberazione, primo laico della storia del movimento. Credere lo ha incontrato in occasione del Giubileo dei movimenti e delle associazioni che si tiene a Pentecoste.

Toscano di origine, Prosperi è nato a Milano 53 anni fa, è sposato e ha 4 figli di età fra i 24 e i 19 anni. Fin da piccolo, rimasto orfano di padre, è cresciuto in un ambiente legato a Cl, frequentando prima la scuola elementare “La Zolla” di Milano e successivamente il Liceo scientifico all’Istituto Sacro Cuore. A metà del percorso universitario, una crisi: «Volevo diventare guida alpina. Fino a che, nel ’94, ho partecipato agli esercizi spirituali tenuti da don Giussani. Ne fui colpito, come da un fulmine. Avevo 22 anni».

Quando avvenne l’incontro con don Giussani?

«Ci riuscii nel 1995, un po’ fortunosamente, in occasione del Premio per la cultura cattolica a Bassano del Grappa. Giussani mi invitò a pranzo di lì a un mese e così iniziò il nostro rapporto. Una volta laureato, mi chiese di rimanere in università. Intrapresi il dottorato, poi diventai ricercatore al Cnr. Dopo di che l’approdo in Bicocca, come docente di Biochimica».

In cosa consiste il carisma di Cl?

«È un metodo di educazione alla fede che abbraccia tutti gli aspetti della vita. Don Giussani era una persona che affascinava perché si interessava a tutto. Non ti costringeva mai, ma ti accompagnava in un percorso di verifica della proposta che faceva». […]

(foto in alto: Ufficio Stampa)

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