La fede della Chiesa si fonda sulla rivelazione divina, attestata nelle Scritture e nella tradizione. Le esperienze mistiche autentiche non aggiungono nulla a questa Parola di Dio. Infatti la Costituzione Dei Verbum del Vaticano II afferma con chiarezza che: «L’economia cristiana, in quanto è l’Alleanza nuova e definitiva, non passerà mai, e non è da aspettarsi alcun’altra Rivelazione pubblica prima della manifestazione gloriosa del Signore nostro Gesù Cristo (cfr. 1Tm 6,14 e Tt 2,13)». La realtà dell’inferno sta a significare che Dio rispetta in ogni caso la libertà dell’uomo e la possibilità che egli si danni per l’eternità si verifica allorché pienamente consapevole e liberamente rifiuta la Parola di Dio. Le rappresentazioni dell’inferno (penso alle fiamme che tormentano i dannati) stanno a indicare che sia la salvezza come la dannazione riguardano tutto l’uomo, ossia non solo la sua anima e il suo spirito, ma anche la sua dimensione corporea, in quanto tutto ciò che compiamo in questa terra lo facciamo nel e attraverso il corpo. Per cui, come diceva il poeta, «i corpi saranno giudicati».