di François Vayne
Dalla sua elezione, dieci anni fa, papa Francesco non ha smesso di testimoniare la sua devozione mariana, abbracciando con slancio la certezza che la Vergine Maria continua a far nascere l'umanità alla vita divina nella storia, poiché è sia Madre di Dio, sia Madre della Chiesa. Non a caso ha reso obbligatorio per tutta la Chiesa di rito romano ricordare Maria Madre della Chiesa il lunedì dopo la Pentecoste. Il Dicastero per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti aveva emanato un decreto in merito firmato l'11 febbraio 2018, data del centosessantesimo anniversario della prima apparizione della Vergine a Lourdes.
In effetti, tra tutte gli appellativi della Vergine Maria, la Madonna di Lourdes occupa un posto speciale nel suo cuore. Francesco ha rivelato a un amico che l'11 febbraio 2013, quando il mondo aveva appena appreso la notizia delle dimissioni di Benedetto XVI, ha sentito una donna del popolo che gridava nella sua direzione: «La Vergine di Lourdes ti farà Papa!»
Questo grido, ha confidato il Pontefice, è entrato profondamente in lui. Si trovava allora nella parrocchia di Nostra Signora di Lourdes a Buenos Aires, amministrata dai Padri Assunzionisti, dove aveva appena celebrato la Messa per la festa della prima apparizione di Maria a Bernadette. Questa strana "profezia" lo accompagnò al conclave e, dopo essere diventato Papa, tenne sempre vicino a sé nella sua stanza un po' di acqua di Lourdes. Ne mette delicatamente qualche goccia sul cuore al mattino - apprezzando molto quando i pellegrini gliene offrono una bottiglia, ad esempio durante le udienze.
Altri titoli mariani sono stati messi in evidenza Francesco nell’ultimo decennio. Naturalmente c'è, fra questi, Maria che scioglie i nodi, il cui dipinto originale si trova in Germania, nella chiesa gesuita di San Pietro ad Augusta. Ha fatto installare una grande riproduzione di questa immagine nel salotto dove riceve i suoi ospiti nella residenza di Santa Marta. E altre due sono, una nel Palazzo Apostolico, l’altra nei Giardini Vaticani. «Per la tua grazia, per la tua intercessione, per il tuo esempio, liberaci da ogni male e sciogli i nodi che ci impediscono di unirci a Dio», recita la preghiera che ama rivolgerle. Prima e dopo ogni viaggio, il Papa venera l'antica icona della Vergine Salus Popoli Romani custodita nella Basilica di Santa Maria Maggiore nel cuore di Roma, seguendo così la lunga tradizione della Chiesa, che dal Concilio di Efeso del 431 onora Maria come Madre di Dio.
Quando vola, lo accompagna un'icona della Vergine di Loreto, patrona degli aviatori. Con una decisione del 7 ottobre 2019, ha voluto inserire la sua festa nel calendario liturgico di tutta la Chiesa, il 10 dicembre. Secondo la tradizione, la Santa Casa di Loreto è la dimora della Vergine Maria, che fu trasportata dagli angeli sulle coste italiane nel XIII secolo. Simboleggia la messa in pratica della Parola di Dio nella vita quotidiana,, lontano da fanfare e trombe. In alcuni viaggi (per esempio il dodicesimo, in Messico nel 2016) tuttavia ha portato con sè l’effigie della Madonna di Bonaria, protettrice di Cagliari, cui deve il nome la sua città natia in Argentina. Nello studio del Papa, invece, con discrezione, veglia la Madonna di Lujàn, vestita di un manto bianco e celeste. Gli ricorda il santuario mariano argentino dove si è recato tante volte per confessare i pellegrini, a circa 70 km a nord-ovest di Buenos Aires. La statua originale risale all'inizio del XVII secolo.
In Vaticano, poi, Francesco ha intronizzato un'altra rappresentazione di Maria pensata per incoraggiare l'ascolto e l'interiorità: la Madonna del Silenzio. L'indice della Madonna sulla bocca indica la necessità di non parlare troppo, per rispetto degli altri. L'immagine è appesa all'ingresso dell'ascensore principale del Palazzo Apostolico, quasi a voler incoraggiare chi vi lavora e i visitatori a non lasciarsi andare al chiacchiericcio. Questa icona, di cui l’originale fu realizzata dalle suore di clausura sul lago d’Orta, è stata fatta conoscere ovunque dal frate cappuccino Emiliano Antenucci, al quale Francesco ha chiesto di aprire un nuovo santuario dedicato alla Madonna del Silenzio, ad Avezzano, in Abruzzo, proprio al centro dell'Italia.
Il Papa è anche molto legato alla Madonna di Fatima, di cui ha accolto la statua originale all'inizio del suo pontificato, consacrandole l'intera umanità il 13 ottobre 2013. Ha inoltre voluto celebrare personalmente il 100° anniversario delle apparizioni visitando il Portogallo il 13 maggio 2017. Il 25 marzo 2022, ispirandosi alla richiesta di Nostra Signora a Fatima, come fece San Giovanni Paolo II nel 1984, ha consacrato la Russia e l'Ucraina al Cuore Immacolato di Maria. Ogni anno, in occasione della festa dell'Immacolata Concezione, si reca a Piazza di Spagna a Roma per pregare davanti alla statua fiorita di Maria, fino piangere al suo cospetto nel pomeriggio dell'8 dicembre 2022, mentre implorava la pace, conoscendo meglio di chiunque altro i rischi di autodistruzione planetaria posti dalla minaccia di un tragico conflitto nucleare che potrebbe scoppiare da un momento all'altro, in una "terza guerra mondiale" che, secondo Francesco, è purtroppo già iniziata. «Avrei voluto oggi portarti il ringraziamento del popolo ucraino, per la pace che da tempo chiediamo al Signore. Invece devo ancora presentarti la supplica dei bambini, degli anziani, dei padri e delle madri, dei giovani di quella terra martoriata, che soffre tanto», ha detto il Papa rivolto all’Immacolata nel giorno della sua festa, lo scorso 8 dicembre.
Il Papa è anche molto legato alla Madonna della Medaglia Miracolosa, apparsa a Santa Caterina Labouré in Rue du Bac a Parigi nel 1830, e poi ad Alphonse Ratisbonne, un giovane ebreo in ricerca spirituale, il 20 gennaio 1842, nella chiesa di Sant'Andrea delle Fratte, vicino a Piazza di Spagna. L'8 dicembre 2017 si è recato personalmente all'altare dove avvenne quest’ultima mariofania famosa in tutto il mondo. Inoltre, il Santo Padre prega davanti all'immagine della Vergine del Soccorso, che porta in braccio il Bambino Gesù. E si trova nella Cappella Gregoriana della Basilica di San Pietro. Ha implorato ai suoi piedi la fine della pandemia nel maggio 2021, durante una maratona spirituale in cui i santuari di tutto il mondo si sono passati il testimone per pregare il Rosario durante il mese di Maria. Su quest’effigie, fra l’altro, in occasione del restauro è stato inserita una spilla, che reca il nome di Francesco, proprio all’altezza del cuore. Bergolgio ma anche invocare la Madonna di Nagasaki, ciò che resta di una statua dell’Immacolata (un volto con gli occhi cavi) devastata dalla bomba atomica il 9 agosto 1945. Dopo averla venerata in piazza San Pietro, nel novembre 2019 il santo Padre ha fatto tappa nella città giapponese ferita per sempre da quell’evento storico e, sotto lo sguardo della Vergine, ha lanciato un vibrante appello per la messa al bando tutte le armi nucleari. Invoca spesso inoltre la patrona delle Americhe, dall'Alaska alla Terra del Fuoco, Nostra Signora di Guadalupe, soprattutto nel giorno della sua festa, il 12 dicembre, che celebra solennemente con una Messa che presiede nella Basilica di San Pietro. Sta già preparando la Chiesa al Giubileo del 2031, che segnerà i 500 anni dalle apparizioni della "Morenita" all'indio Juan Diego sulla collina del Tepeyac a Città del Messico.
Nel santuario di Nostra Signora di Aparecida, a 200 km da Rio de Janeiro, nell'estate del 2013, in occasione del suo viaggio in Brasile per la Giornata Mondiale della Gioventù, propose ai battezzati di abbandonarsi a Dio, seguendo Maria, senza fare progetti personali che potessero esulare dalla sua volontà. "«Lasciamoci sorprendere da Dio», è uno dei richiami mariani più insistenti di questo Pontificato. Infine, al lato dell'altare maggiore della Basilica petrina, Francesco, in occasione delle celebrazioni solenni, vuole che venga sempre collocata la Madonna con Bambino di Giovan Battista Salvi, detto il Sassoferrato per la sua città natale nelle Marche. Maria è raffigurata seduta sulle nuvole tra i cherubini, con i piedi appoggiati su una mezzaluna, e tiene in braccio il Bambino Gesù, che porta un rosario con una rosa appesa. Sembra un invito permanente a recitare il Rosario per la pace nel mondo. François Vayne