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lunedì 20 gennaio 2025
 
 

Leghismo in salsa arancione

07/08/2013  A Milano la giunta Pisapia rispolvera i pattugliamenti dei volontari nelle periferie, forse per pescare voti dai delusi della Lega e del Pdl. Ma l'idea di ripercorrere una strada sbagliata serve solo a evidenziare il solito smarrimento della sinistra di fronte ai problemi della sicurezza e dell'ordine pubblico. E intanto i leghisti ringraziano per l'inaspettato assist.

Di ronde non se ne sentiva parlare più da un pezzo e nessuno ne sentiva la mancanza. Anche perché questo tradizionale cavallo di battaglia leghista era - come molti dei cavalli di battaglia padani -  quasi sempre un “unicorno”, materia di chiacchiere e leggende, pura evocazione propagandistica, buona per captare nei comizi i malumori di qualche tassista preoccupato o anziana spaventata, ma nella pratica più grottesca e pericolosa che utile. Quelle poche che c'erano, si erano estinte come le lucciole. Tempo fa ne era stata avvistata una in un paesino della provincia di Varese e un’altra dalle parti di Varazze, ma tutto era finito come una bolla in un idromassaggio. Alla fine l'unica vera ronda funzionante era apparsa in un film, Benvenuti al Sud, dove l’ottusa padana (poi rinsavita) Silvia Colombo, interpretata da Angela Finocchiaro, faceva parte del gruppo “Le rondinelle” e la sera andava a caccia di ladri di nani da giardino in un sobborgo brianzolo di villette a schiera.

A ripescarle dall’oblio è stata la giunta Pisapia. L’assessore alle Politiche sociali Pierfrancesco Majorino ha dato una spruzzatina di ambiguità
, mascherando le ronde con la solita “rete di volontari” incaricati di integrare sul piano della sicurezza le forze dell’ordine, in modo da sorvegliare metropolitana e linea della 90. Sono stati evocati come al solito i poveri “City Angels” eccetera eccetera. Ma nonostante il sindaco si ostini a distinguere, si tratta di ronde belle e buone, le stesse, sfumature arancio a parte, che invocavano Salvini e il mitico De Corato, quello dei seicento sgomberi rom vantati come un pennacchio sul cappello a due punte. L’opposizione naturalmente è d’accordo per l’inaspettato assist. Al punto che il governatore Maroni twitta e parla di “ravvedimento operoso”.

Si tratta, con tutta probabilità di una mossa tattica (o forse strategica) per intercettare il voto leghista e pidiellino in caduta libera. Un’operazione che aveva dato qualche frutto in molte parti d’Italia (e basterà citare il sindaco di Salerno De Luca
, soprannominato il leghista in camicia rossa o la caccia ai lavavetri di Firenze) e che ha in Tony Blair l’esempio più nobile. Il leader della “terza via”, l’uomo che aveva riportato al potere la sinistra quando sembrava che le porte a Downing Street fossero sbarrate per sempre, il premier dei tre mandati consecutivi, aveva coniato il celebre motto “controllare il crimine con la stessa durezza con cui se ne combattono le cause”. Ci fu un tempo, intorno al principio del millennio, in cui non c’era in Europa governante che parlando di sicurezza non dovesse aggiungere il termine “tolleranza zero”, oppure “coprifuoco”, o ancora “devianza giovanile”, Italia compresa.

Ma a noi, a parte l’inutilità della cosa, pare una mossa di retroguardia in un quadro politico radicalmente mutato soprattutto da una crisi economica che morde come non mai. Tra l’altro il programma elettorale di Pisapia parlava di valorizzazione e coesione sociale delle periferie e non certo di pattugliamenti alla Blade Runner. La sinistra, almeno quella arancione di Pisapia, sembra aver perso quella naturale vocazione alla prevenzione e all'integrazione delle aree metropolitane disagiate (in collaborazione con le strutture del terzo Settore e della Chiesa, a cominciare dai preti di strada) che aveva portato a grandi risultati, anche elettorali. Lo specchietto per le allodole leghista ne rivela piuttosto lo smarrimento di idee e valori e l’incapacità di vincere l’avversario politico senza rincorrerlo. Anche perché se lo scopo è risalire nei sondaggi, una ronda non farà certo primavera.

 

 

 

 

Multimedia
Angela Finocchiaro "rondista"
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