Vi siete mai chiesti chi siano oggi i veri “padroni della terra”? Probabilmente vi verrebbero subito in mente importanti capi di Stato, quelli che reggono le sorti del pianeta, come Putin o Trump. Ma in realtà chi prende decisioni in grado di cambiare il futuro della nostra vita molte volte rimane nell’ombra.
Nel 2007, a causa della grave crisi economica, i grandi nomi della finanza hanno deciso di concentrare i propri interessi su qualcosa di più sicuro, e così le terre coltivabili e fertili hanno ritrovato un nuovo valore. Un grande valore. È successo in Paesi lontani, ma è accaduto anche vicino a noi, a casa nostra. In Italia per anni l’agricoltura ha occupato un posto nella classifica di serie B. Poi qualcuno si è ricordato che i prodotti della terra, così come l’acqua, sono indispensabili alla nostra vita.
Quello che noi diamo per scontato, come un pacco di riso nella nostra dispensa, per molte altre persone rappresenta una conquista quotidiana. Per questo motivo riparte la campagna della Focsiv e di Coldiretti “Abbiamo riso per una cosa seria”, un progetto che ha l’obiettivo di promuovere l’agricoltura familiare e le piccole comunità rurali, attraverso il sostegno di diversi interventi, sia in Italia che nel resto del mondo.
L’agricoltura deve ritrovare un posto di primo piano, purché sia un’agricoltura intelligente ed ecosostenibile che ci permetta di dire ancora una volta “Grazie” a una madre generosa come la nostra Terra.
Il 4 maggio alle 21.05 abbiamo dedicato a questo tema il programma Madre Terra, su TV2000.
LA RACCOLTA FONDI. UN SMS PER 40 GRANDI PROGETTI
Un progetto tutto italiano (intitolato “Campi ri-aperti”) e altri 39 nel Sud del mondo. È l’ambizioso obiettivo che si pone Focsiv con la raccolta fondi alla quale tutti possiamo contribuire, chiamando al 45589 fino al 6 maggio, con un Sms da cellulare o con una telefonata da rete fissa. La campagna “Abbiamo riso per una cosa seria” anche quest’anno ha il patrocinio del ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali, il sostegno dei Centri missionari della Cei, dell’8x1000 della Chiesa cattolica e di Ubi Banca.
UN CHILO DI RISO QUANTI CHICCHI DI SPERANZA HA?
Quello di Kylolo, nell’altopiano della Tanzania, è solo uno dei 40 progetti che verranno sostenuti dai pacchi di riso che saranno distribuiti nelle piazze italiane il 5 e 6 maggio in cambio di un’offerta. Ma fino al 6 maggio si può contribuire anche attraverso il numero 45589, chiamando o inviando un Sms solidale. Uno dei progetti viene realizzato in Italia: si chiama “Campi Ri-Aperti”, dedicato all’inserimento in agricoltura di giovani rifugiati e richiedenti asilo.