«Dieci giorni fa avevo scritto una lettera a papa Francesco per chiedere un incontro in vista del mio sessantesimo anniversario di matrimonio. Pensavo che dopo lo scoppio della guerra in Ucraina e i problemi al ginocchio non ce la facesse e invece mi hanno chiamato e mercoledì mattina ero da lui».
Lino Banfi racconta emozionato il suo incontro con il Pontefice: «Mi ha ricevuto come un vecchio amico», spiega, «mi ha detto che sono il “nonno d’Italia” e io gli ho risposto che lui è l’abuelo (nonno in spagnolo, ndr) del mundo. Si è messo a ridere. È come se avessi preso quattro Oscar tutti insieme».
Il colloquio con il popolare attore è durato circa mezz’ora. «Sono andato da solo perché mia moglie Lucia non stava tanto bene», racconta, «il Papa mi ha promesso che ci rivedremo di nuovo anche con mia moglie». Nella chiacchierata si è parlato dell’anniversario di matrimonio di Banfi, il 1° marzo scorso, della guerra in Ucraina e del mestiere di attore. «Gli ho detto “Santità, faccio l’attore comico di professione, quando ha bisogno di ridere un po’ perché la fanno arrabbiare mi chiami subito, io vengo e le tiro su il morale», racconta. E il Papa? «Ha detto che è una cosa molto carina e che comunque non c’è bisogno di specificare attore comico perché quando uno è attore sa interpretare tutti i ruoli, anche quelli drammatici».
Poi Banfi ha rivelato un desiderio della moglie Lucia: «Un giorno mi ha chiamato e mi ha detto: “Quando vai dal Papa, visto che lui è più vicino di noi al Padreterno, digli se può chiedere a Dio di farci morire insieme perché dopo tanti anni di matrimonio come farà l’uno ad andare avanti senza l’altro?”. Quando Lucia mi disse questo rimasi con il cuore spezzato, anche il Papa si è commosso molto quando gliel'ho raccontato e mi ha risposto: “Eh, magari potessi fare questo per voi!”». Banfi ha raccontato poi a Bergoglio che quando si è sposato con Lucia il 1° marzo 1962 non potè fare nessuna cerimonia: «Ho conosciuto mia moglie che avevo quindici anni e lei tredici», spiega l’attore, «dopo dieci anni di fidanzamento, abbiamo fatto la “fuitina”. In paese a quei tempi era normale. I suoi genitori mi volevano ammazzare. Per colpa della “fuitina” ci siamo dovuti sposare senza troppi festeggiamenti. Padre Stefano ci diede appuntamento alle sei del mattino in sacrestia. Quando gli chiesi perché così presto mi disse: “Pasqualino, ci vediamo a quell’ora perché dopo ho un matrimonio”. E io: “Perché il mio cos’è?”. Alle sei e un quarto eravamo fuori, neppure una foto. Pure il sacrestano ci diceva di sbrigarci perché moriva di freddo. Promisi a mia moglie che se fossimo arrivati alle nozze d’oro avremmo fatto una festa principesca e così è stato. È venuto il cardinale Coccolpalmerio a celebrare la Messa a San Giovanni in Laterano. Ora siamo arrivati ai 60 anni e ho incontrato il Papa». Poi, continua l’attore, «ho detto al Papa che il clero in quel periodo era un po’ strano e lui ha scosso la testa».
Banfi ha sdrammatizzato con un paio di barzellette su Padre Pio e la sua vis comica. «Abbiamo parlato anche della guerra ma senza entrare troppo nell’argomento. Ogni tanto si toccava il ginocchio e diceva “oggi fa i capricci”. Ho trovato comunque un Papa molto addolorato per la guerra in Ucraina e mi ha ricordato che faccio lo stesso mestiere del presidente dell'Ucraina Zelensky. E davvero non pensavo che potesse trovare il tempo per me».
Alla fine dell’incontro, Francesco ha regalato a Lino Banfi una corona del Rosario e il libro Perché avete paura? Non avete ancora fede? Statio Orbis 27 marzo 2020 con in copertina la foto del Papa solo in piazza San Pietro durante la preghiera per invocare la fine della pandemia. Quando me lo ha dato, ho detto: «Santità, noi attori facciamo tutto per finta, siamo bugiardi di mestiere. Adesso chi mi crederà che questo libro me lo ha regalato lei personalmente? Il Papa ha riso un po’ e poi ha preso la penna e mi ha scritto una dedica. Gliela leggo: “Al mio amico Lino Banfi, il nonno d’Italia, con gratitudine per tutto il bene che fa. Con la mia preghiera e la mia benedizione anche per il suo sessantesimo anniversario di matrimonio”».
Quello di ieri non è il primo incontro “privato” tra l’attore e il Papa. I due si sono visti il 19 dicembre 2018 a Santa Marta coronando un sogno di Banfi che è ambasciatore Unicef da molti anni e che in passato aveva già conosciuto e incontrato, in passato, Benedetto XVI e Giovanni Paolo II.