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mercoledì 19 marzo 2025
 
fine vita
 

Lojudice: «Sancire con una legge regionale il diritto alla morte non è un traguardo, ma una sconfitta per tutti»

13/02/2025  Commenta così il cardinale Augusto Paolo Lojudice, arcivescovo di Siena e presidente della Conferenza episcopale toscana, la legge regionale (la prima in Italia) che regolamenta il suicidio assistito votata l’11 febbraio. «La nostra linea?» conclude. «Offrire tutte quelle risposte che possono allontanare il desiderio di morte»

Il cardinale  Augusto Paolo Lojudice, presidente del Cet
Il cardinale Augusto Paolo Lojudice, presidente del Cet

di Riccardo Bigi

«Un primato che non avremmo voluto». Il cardinale Augusto Paolo Lojudice, arcivescovo di Siena e presidente della Conferenza episcopale toscana, commenta così la legge regionale (la prima in Italia) che regolamenta il suicidio assistito. «Sancire con una legge regionale il diritto alla morte non è un traguardo, ma una sconfitta per tutti» aveva dichiarato pochi minuti dopo l’approvazione della legge. Il giorno dopo ribadisce il concetto.

«Non voglio mettermi in contrapposizione con i partiti o con le istituzioni» sottolinea «da questo punto di vista non possiamo che prendere atto della scelta fatta dal Consiglio Regionale della Toscana. Ci tengo, però, a esprimere ciò che ritengo fondamentale, ovvero il principio dell’inviolabilità della vita. Per questo invito tutti coloro che sostengono la vita, che si prendono cura di malati e sofferenti, a proseguire nel loro impegno. Ieri nella Giornata del malato ho avuto modo di incontrare operatori sanitari, medici, infermieri, volontari, cappellani ospedalieri, religiosi e religiose che operano negli hospice e in tutti quei luoghi dove ogni giorno ci si confronta con la malattia, il dolore e la morte. Ho incoraggiato tutti a mantenere l’attenzione alla cura di ogni persona».

Una delle motivazioni date a questa legge è stata la libertà di scelta: «Io non voglio assolutamente giudicare nessuno» risponde Lojudice «e tanto meno chi è nel dolore. Quello che dobbiamo fare è essere vicini a queste persone, cercare di essere portatori di speranza, di vita».

Nel dibattito in consiglio regionale è risuonato spesso il riferimento alle cure palliative e alle varie forme di assistenza da assicurare alle persone: «Questa» conclude il Cardinale «è la nostra linea, offrire tutte quelle risposte che possono allontanare il desiderio di morte. Ci auguriamo che il Parlamento, quando arriverà a legiferare, tenga conto di queste osservazioni».

foto Ansa

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