Ogni anno Lourdes è meta incessante di circa 5 milioni di ammalati che invocano protezione e conforto. La grotta in mezzo ai Pirenei francesi evoca le apparizioni mariane più famose della storia, riconosciute ufficialmente dalla Chiesa. Avvennero nel 1858 ed ebbero come protagonista una ragazza di quattordici anni, Bernadette Soubirous.
La Vergine le apparve per ben diciotto volte in una grotta, lungo il fiume Gave. Le parlò nel dialetto locale, le indicò il punto in cui scavare con le mani per trovare quella che si rivelerà una sorgente d’acqua, al contatto con la quale sarebbero scaturiti molti miracoli. Tutto ebbe inizio giovedì, 11 febbraio 1858, quando Bernadette si recò a raccogliere legna secca nel greto del fiume Gave, insieme ad una sorella e ad una loro amica. Un rumore che proveniva dal cespuglio che si trovava nella grotta attirò la ragazzina alla quale apparve la Vergine presentandosi come Immacolata concezione e confermando quindi il dogma del concepimento immacolato di Maria promulgato da papa Pio IX l’8 dicembre 1854, quattro anni prima.
Per questo l’11 febbraio la Chiesa celebra la memoria della Madonna di Lourdes alla quale San Giovanni Paolo II volle associare la Giornata Mondiale del Malato. Le apparizioni di Lourdes vennero ufficialmente riconosciute dal vescovo di Tarbes il 18 febbraio del 1862. Ben presto fu eretta una grande chiesa così come la Vergine aveva richiesto. Lourdes divenne subito il più celebre dei luoghi mariani. Un ufficio speciale (le Bureau médical) fu incaricato di vagliare scientificamente le guarigioni che iniziarono a verificarsi immediatamente. Di miracoli finora ne sono stati riconosciuti una settantina, ma di fatto sono molti di più. Ancora più numerose sono le conversioni.
Il racconto delle prime apparizioni
Quella mattina dell'11 febbraio 1858 era un giovedì grasso e a Lourdes faceva tanto freddo. In
casa Soubirous non c’era più legna da ardere. Bernadette, che allora
aveva 14 anni, era andata con la sorella Toinette e una compagna a
cercar dei rami secchi nei dintorni del paese.
Verso mezzogiorno le tre bambine giunsero vicino alla rupe di
Massabielle, che formava, lungo il fiume Gave, una piccola grotta. Qui
c’era “la tute aux cochons”, il riparo per i maiali, un angolo sotto la
roccia dove l’acqua depositava sempre legna e detriti. Per poterli
andare a raccogliere, bisognava però attraversare un canale d’acqua, che
veniva da un mulino e si gettava nel fiume.
Toinette e l’amica calzavano gli zoccoli, senza calze. Se li tolsero,
per entrare nell'acqua fredda. Bernadette invece, essendo molto delicata
e soffrendo d'asma, portava le calze. Pregò l’amica di prenderla sulle
spalle, ma quella si rifiutò, scendendo con Toinette verso il fiume.
Rimasta sola, Bernadette pensò di togliersi anche lei gli zoccoli e le
calze, ma mentre si accingeva a far questo udì un gran rumore: alzò gli
occhi e vide che la quercia abbarbicata al masso di pietra si agitava
violentemente, per quanto non ci fosse nell’aria neanche un alito di
vento. Poi la grotta fu piena di una nube d’oro, e una splendida Signora
apparve sulla roccia.
La Signora aveva l’aspetto di una giovane di sedici o diciassette anni.
Vestita di bianco, con una fascia azzurra che scendeva lungo l’abito,
portava sulla testa un velo bianco che lasciava intravedere appena i
capelli ricadendo all’indietro fino all’altezza della fascia. Dal
braccio le pendeva un grande rosario dai grani bianchi, legati da una
catenella d’oro, mentre sui piedi nudi brillavano due rose, anch’esse di
un oro lucente.
Istintivamente, Bernadette s'inginocchiò, tirando fuori la coroncina del
Rosario. La Signora la lasciò fare, unendosi alla sua preghiera con lo
scorrere silenzioso fra le sue dita dei grani del Rosario. Alla fine di
ogni posta, recitava ad alta voce insieme a Bernadette il Gloria Patri.
Quando la piccola veggente ebbe terminato il Rosario, la bella Signora
scomparve all’improvviso, ritirandosi nella nicchia, così come era
venuta.
Tre giorni dopo, il 14 Febbraio, Bernadette - che ha subito raccontato
alla sorella e all’amica quanto le è accaduto, riferendo della cosa
anche in casa – si sente chiamata interiormente verso la grotta di
Massabielle, munita questa volta di una bottiglietta di acqua benedetta
che getta prontamente sulla S. Vergine durante la nuova apparizione,
perché, così le è stato detto, su queste cose non si sa mai e potrebbe
anche essere il diavolo a farle un tiro mancino…
La Vergine sorride al gesto di Bernadette e non dice nulla. Il 18
febbraio, finalmente, la Signora parla. “Non vi prometto di farvi felice
in questo mondo – le dice - , ma nell’altro. Volete farmi la cortesia
di venire qui per quindici giorni?”. La Signora, quindi, confida a
Bernadette tre segreti che la giovane deve tenere per sé e non rivelare
mai a nessuno.