«Da ragazzino facevo nuoto a livello agonistico e lui non è mai venuto a vedere una mia gara. Io, che vedevo i papà dei miei compagni massaggiarli e poi tifare per loro, ci restavo malissimo». Così Luca Manfredi parla del padre Nino nell'intervista che ci ha concesso sul numero di Famiglia Cristiana in edicola. L'occasione è il centenario della nascita del grande attore e regista a cui Rai 2 e Sky Arte rendono omaggio trasmettendo in prima serata "Uno, nessuno, cento Nino", documentario realizzato proprio da Luca Manfredi.
Che nell'intervista aggiunge: «Abbiamo visto insieme tante volte il Pinocchio di Comencini in cui lui interpretava Geppetto. Papà per tanti anni non è stato un padre presente come lui. E quando c'era, era molto severo con noi figli. Ma due anni prima di morire, una mattina venne da me per chiedermi cosa stavo facendo. Io gli dissi che stavo scrivendo una nuova fiction con Lino Banfi, Un posto tranquillo, su un vecchio frate cappuccino che scopriva di avere un figlio. Lui disse che era molto interessante e poi, prendendola un po’ alla larga, aggiunse: “Ma non hai un ruoletto pure per me?”. In quel momento, per la prima volta, mi fece tenerezza. E gli affidai il ruolo di un vecchio frate cieco».
Il documentario "Uno nessuno cento Nino" è ricco di inedite testimonianze sul suo percorso di vita raccontato direttamente dalla sua famiglia e anche da una lunga intervista rilasciata al figlio pochi anni prima della sua scomparsa. Nino Manfredi non solo come artista, ma anche come marito, padre e nonno, in eterno conflitto con le sue fragilità e i suoi difetti in cui sono presenti interviste di repertorio, filmati privati e contributi degli anni ’50, con i primi personaggi di Nino alla Rai, ed estratti di film come Per Grazia Ricevuta, Nell'anno del signore, C'eravamo tanto amati, serie tv, commedie teatrali e musicali, spot pubblicitari, fino alle frequenti esibizioni canore, che lo divertivano molto, come l’indimenticabile Tanto pe’ canta’ di Ettore Petrolini, a Sanremo.
Uno, nessuno, cento Nino è un ritratto intimo e affettuoso, impreziosito da aneddoti divertenti raccontati da Nino stesso, dalla moglie, dai figli e dai nipoti. È inoltre arricchito dalle testimonianze di amici, registi e colleghi, e dalle voci di chi per le più varie ragioni si lega alla storia di vita di Nino: Elio Germano, Edoardo Leo, Massimo Ghini, Nancy Brilli, Enrico Brignano, Johnny Dorelli, Walter Veltroni, Massimo Wertmuller, Lino Banfi.
Mercoledì 24 alle 21.10 su Rai Storia per la serie Italiani, con l'introduzione di Paolo Mieli, va in onda in un altro documentario che vuole fornire uno sguardo inedito sulla formazione attoriale di Manfredi all'Accademia d'arte drammatica -nei cruciali anni del 1944-46, sotto la guida del maestro Orazio Costa - e alla parte televisiva della sua carriera, che fu il volano verso la popolarità cinematografica, dopo aver inventato il "barista di Ceccano" nella celebre edizione del 1959 di Canzonissima. E torna a essere un volto televisivo nell'ultimo decennio della sua attività (1993-2003), come protagonista di fiction di grande successo.