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Un foglio vergato a mano può custodire un segreto, svelare una verità o smascherare un colpevole. È proprio da questa suggestione che prende forma la quarta edizione di Manu Scribere, il primo festival italiano interamente dedicato alla scrittura manuale, promosso dall’Associazione Grafologica Italiana (AGI). Dal 19 al 21 settembre Bologna diventa capitale della parola scritta “a mano” con un tema affascinante e inquietante: “Trame d’inchiostro. Scrittura e grafologia fra gialli, crimini e misteri”.
La rassegna, che gode del patrocinio di UNESCO, Regione Emilia Romagna, Comune di Bologna e Università di Urbino, si snoderà tra l’Auditorium Enzo Biagi della Biblioteca Salaborsa e il Teatro di Villa Aldrovandi Mazzacorati, prezioso gioiello settecentesco unico in Italia per la sua acustica. «La scrittura manuale – ricorda il presidente nazionale di AGI, Guglielmo Incerti Caselli – non è solo un gesto quotidiano, ma uno strumento profondo e personale, capace di rivelare aspetti nascosti della persona e delle emozioni di chi scrive».


Il festival si apre venerdì 19 settembre con Note di Mistero, spettacolo che unisce musica e grafologia: le colonne sonore di celebri film gialli e polizieschi di Ennio Morricone, Fabio Frizzi, Nicola Piovani, Stelvio Cipriani e Piero Umiliani vengono eseguite dagli allievi del Conservatorio G. B. Martini di Bologna, mentre la grafologa Roberta Raimondi analizza le scritture dei compositori.
Il cuore della manifestazione batte forte il giorno successivo, con un programma che mescola cronaca nera, testimonianze e analisi scientifiche. Si parte con un approfondimento sul caso Pietro Pacciani: lo psichiatra Marco Monzani e lo scrittore Roberto Taddeo ricostruiranno la vicenda, mentre la grafologa Alessandra Cervellati analizzerà la grafia del presunto “mostro di Firenze”. Poi la voce intensa di Monica Marchioni, madre sopravvissuta al tentato omicidio da parte del figlio, si intreccerà con il racconto della giornalista Cristina Battista. E ancora, il giornalista Fabio Poletti condividerà la sua corrispondenza personale con Theodore Kaczynski, l’Unabomber, tra i criminali più noti del secolo.
La giornata proseguirà con un focus tecnico sulle lettere anonime, che i grafologi forensi sanno smascherare nonostante i tentativi di travestimento calligrafico. Spazio anche alla testimonianza dell’avvocato Fabio Trizzino, legale della famiglia Borsellino, che racconterà l’apporto della grafologia nel processo sul depistaggio della strage di via D’Amelio. A chiudere, Lidia Fogarolo analizzerà le radici della violenza femminile attraverso i rari ma incisivi casi di donne assassine.


Domenica 21 settembre, infine, il giornalista televisivo Marco Oliva porterà il pubblico dentro le lettere dal carcere di Olindo Romano e Massimo Bossetti, protagonisti della strage di Erba e del delitto Yara, in dialogo con l’attrice Patrizia Caselli e la grafologa Carla Salmaso.
Accanto agli incontri, Manu Scribere propone un ricco cartellone di laboratori gratuiti. Tra le novità più attese, quello a cura della Polizia Scientifica, che mostrerà come l’analisi della scrittura possa incastrare un assassino in indagini su sequestri, omicidi, estorsioni o atti terroristici. Non mancano proposte per i più piccoli – con attività ludiche di disegno e prescrittura – né per gli adolescenti, che potranno cimentarsi in enigmi e codici con la Fondazione Golinelli. Gli adulti invece avranno l’occasione di avvicinarsi alla calligrafia corsiva guidati dal maestro Alessandro Salice.
Tre giorni intensi, tra suggestioni letterarie e scienza forense, in cui l’inchiostro diventa testimone di vite, delitti e passioni. Perché la scrittura a mano non è un semplice gesto antico, ma una chiave che apre ancora oggi le porte del mistero.
Tutto il programma su www.manuscribere.it





