Da sinistra, Claudio Baglioni, Virginia Raffaele, il direttore di Rai Uno, Teresa De Santis, e Claudio Bisio, durante la conferenza stampa di presentazione del 69esimo Festival di Sanremo (Ansa)
Se il buongiorno si vede dal mattino, quest’anno al Festival di Sanremo ne vedremo delle belle. Al gran cerimoniale dell’Ariston manca ancora un mese ed è già bufera. Le canzoni, come da copione, non c’entrano assolutamente nulla. Ad aprire (involontariamente) le danze, nella conferenza stampa di presentazione della 69esima edizione, è stato il direttore artistico Claudio Baglioni che ha avuto il coraggio di dire la sua sul caso dei migranti bloccati in mare a bordo della Sea Watch e, più in generale, del clima che si respira nel Paese in questo momento. «Se la situazione non fosse drammatica, ci sarebbe da ridere. Ci sono milioni di persone in movimento, non si può pensare di risolvere il problema evitando lo sbarco di 40-50 persone, siamo alla farsa. La classe politica, quella dirigente e l’opinione pubblica hanno mancato paurosamente. Siamo un Paese incattivito, rancoroso, guardiamo con sospetto anche la nostra ombra, e questo è un disastro prima di tutto di ordine intellettuale»». Questo, in sintesi, il Baglioni pensiero.
Il vicepremier Matteo Salvini ha replicato via Twitter a stretto giro: «Baglioni? Canta che ti passa, lascia che di sicurezza, immigrazione e terrorismo si occupi chi ha il diritto e il dovere di farlo». Con l’immancabile “bacioni” postato su Instagram il giorno dopo. I vertici Rai sono imbarazzati. Silenzio dall’ad Salini. Secondo La Stampa, il neo direttore di Raiuno, Teresa De Santis, avrebbe deciso di non riconfermare Baglioni per le prossime edizioni: «Mai più all’Ariston se ci sono io», avrebbe detto.
Ora, Baglioni per anni ha organizzato il Festival O’ Scià a Lampedusa per sensibilizzare sul tema dei migranti. Su questi temi si sa come la pensa. O forse siamo arrivati al punto che un’artista, anche se organizza il Festival di Sanremo, non può esprimere la sua opinione?
Il web si divide. E il Pd chiama in causa la Commissione di Vigilanza
La partita delle polemiche, adesso, si è tutta spostata sui social, dove da ieri molti attaccano e randellano il direttore artistico di Sanremo. «Baglioni c’hai rotto i c***!!! Prendili a casa tua i 49 ragazzotti» è il tenore dei tweet contro il cantante. Alcuni (pochi) attaccano il cantautore firmandosi con nome e cognome, altri si nascondono dietro l’anonimato dei nickname dove si trova un po’ di tutto, dal tricolore a slogan tipo “L’Italia agli italiani”, “Me ne frego” e cose così. Ci sono anche quelli che lo difendono: «Baglioni ha il diritto di dire la sua anche se presenta il Festival di Sanremo», twitta qualcuno. Sulla sua pagina Facebook il sindaco di Lampedusa e Linosa Totò Martello lo sostiene: «Ho conosciuto Claudio Baglioni a Lampedusa, lo stimo non solo per le sue grandi qualità artistiche, è un uomo che merita rispetto. A proposto delle sue parole pronunciate di recente, andrebbero lette tutte, non bisogna fermarsi ai titoli. È vero, il tema della migrazione comprende aspetti dei quali si parla troppo poco, e credo che la preoccupazione di Baglioni sul clima che si vive in Italia sia un atto d'amore per il nostro Paese». Dalla parte di Baglioni anche Claudio Bisio, che sarà con lui sul palco. «Preferisco non dire niente, ma invito tutti ad andare a riguardare un mio intervento proprio dal palco del Festival di qualche anno fa, dove la mia posizione a proposito è chiara», ha invece commentato dalla conferenza stampa di presentazione della nuova edizione di Italia's Got Talent.
Scatenati i deputati del Pd Michele Anzaldi e Alessia Morani che attaccano De Santis: «Il direttore di Rai1 minaccia a mezzo stampa il conduttore della principale trasmissione di Rai1 e della Rai, Sanremo, ma dalla commissione di Vigilanza arriva solo un silenzio tombale. Il presidente Barachini è ancora in ferie? Come fa a non dire nulla di fronte ad una vergogna così enorme?». Anzaldi aveva già affrontato l’argomento con un tweet: «Povero Baglioni, conduttore del principale evento tv Rai Sanremo censurato dalla Rai: il Tg2 ha dato spazio alla replica di Salvini sui migranti senza riportare le parole del cantautore. La furia del TgLega abbatte anche ogni logica giornalistica e professionale». Giampaolo Rossi, membro del Cda Rai eletto in quota Fratelli d’Italia, non risparmia critiche al direttore artistico: «Credo che sia stato completamente fuori luogo rispetto al contesto in cui si trovava. Ovviamente ogni cittadino ha il diritto di esprimere il proprio parere politico sulle questioni di attualità, sulle questioni che riguardano le nostre vite, ma ci sono contesti in cui personaggi che svolgono un ruolo pubblico, probabilmente dovrebbero evitare di esprimere e condizionare quello che è il proprio lavoro sulla base di valutazioni che sono completamente fuori contesto», ha dichiarato a Radio Cusano Campus.
De Santis: «È stato un comizio»
Dopo una giornata di silenzio, la direttrice di Raiuno De Santis è intervenuta con una lettera a Dagospia: «Sono solo canzonette, o almeno dovrebbero esserlo, una settimana di grande cerimonia di svago e spettacolo nazionale», le sue parole, «Invece, e non solo per responsabilità di Claudio Baglioni, sono state trasformate nel solito comizio. Quello che penso lo dirò al momento opportuno».