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martedì 12 novembre 2024
 
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Migranti, non c'è alcun segnale di un'invasione

16/04/2016  Intervenendo alla kermesse dedicata al Terzo settore, Domenico Manzione, sottosegretario all'Interno, ha ricordato che dal primo gennaio a oggi sono sbarcate nel nostro Paese 24.000 persone: «Un numero superiore a quello dei primi tre mesi e mezzo del 2015, ma non tale da far presumere un imminente boom». E monsignor Gian Carlo Perego, direttore della Fondazione Migrantes, ha precisato che 22.650 profughi sono ospitati in 1500 tra conventi, monasteri e altre strutture della Chiesa italiana».

Nessuna "invasione" prossima ventura. O almeno nessuna impennata considerevole delle cifre che da tempo stanno misurando un fenomeno epocale e non un evento straordinario si, ma circoscritto e non ripetuto. "L'anno scorso in Italia sono giunti 152.800 tra migranti, profughi e rifugiati", ha detto Domenico Manzione, sottosegretario all'Interno che ha la delega ai flussi migratori. "Nel 2014 furono circa 170.000. Dal primo gennaio a oggi sono sbarcate nel nostro Paese 24.000 persone. Si tratta di un numero superiore a quello registrato nei primi tre mesi e mezzo del 2015, ma non tale da far presumere un imminente boom".

Intervenendo al Festival italiano del volontariato organizzato a Lucca, Manzione ha fatto presente come al riguardo si sia scatenato un vero e proprio balletto delle cifre: "Secondo alcuni governi europei in Libia starebbero per partire 300.000 persone; secondo Frontex potrebbero essere 500.000; secondo altre fonti ancora sarebbero addirittura un milione". "Rimane da capire", ha precisato Manzione, "quanti realmente hanno i mezzi economici, la voglia e la possibilità di prendere il mare e quanto l'Isis, che controlla tratti delle coste libiche, permetta questo business con cui peraltro si finanzia in parte".

Circa il filo spinato comparso al Brennero, Manzione ha osservato come si tratti "di 250 metri su un confine complessivamente lungo 440 chilometri, dunque poco più che un atto dimostrativo a uso interno, il quale comunque ha stupito e amareggiato il Governo italiano perché qualche giorno prima i due ministri dell'Interno avevano concordato nel difendere la libertà di movimento interna all'Europa. I lavori in corso al Brennero hanno dato in ogni caso un pessimo segnale agli altri Paesi dell'Ue e al mondo intero".

Al Festival Nazionale del Volontariato è intervenuto anche monsignor Gian Carlo Perego, direttore della Fondazione Migrantes, che proprio nel giorno della visita del Papa nell'isola greca di Lesbo ha fornito i dati aggiornati sull' accoglienza dei migranti nelle strutture ecclesiali italiane: "A sei mesi dall'appello ad aprire cuori e case rivolto dal Papa sono 22.650 i profughi e i migranti ospitati in 1500 tra conventi monasteri e altre strutture della Chiesa italiana. Di questi 4.600 sono stati accolti in 468 parrocchie e 328 in158 famiglie che hanno fin qui aperto le loro porte".

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