Nathalie Guetta è proprio
uguale alla “sua” Natalina,
la perpetua, spassosa
caricatura di sé stessa, che
interpreta in Don Matteo
ormai da dieci edizioni.
Quando le telefoniamo è
in aeroporto: ha finito il
giorno prima le riprese della fiction
ed è in partenza per Parigi, dove vive
da 12 anni, figlia del giornalista politico
francese Bernard Guetta e sorella
maggiore del famoso disc jockey e
produttore David.
Don Matteo anche quest’anno continua a mietere successi: è il programma
più visto del giovedì in prima
serata con ascolti record oltre il 30% di
share, tradotto in numeri quasi dieci
milioni di telespettatori a puntata.
Nathalie, come spiega il successo
costante nel tempo di Don Matteo?
«Il cast è fortissimo e le città in cui
abbiamo lavorato, Gubbio e Spoleto,
non sono ansiogene: tutti mi dicono
che quando guardano Don Matteo si
rilassano. E poi è lo specchio del nostro
mondo ideale, dove il bene vince
sempre sul male e trionfano i buoni
sentimenti, come l’amicizia e l’amore,
e i valori dell’onestà e del rispetto del
prossimo. In un mondo come il nostro
la gente sente il bisogno di storie a lieto
fine. Il linguaggio semplice finora è
riuscito a evitare il melenso e la retorica,
e non annoia. I toni pacati e lo stile
sobrio rispecchiano la personalità di
don Matteo. Anche l’aver chiamato
attori giovani ha fatto bene alla serie,
rinnovandola».
Avrebbe mai immaginato una
tale longevità della fiction e del suo
personaggio?
«No. Ogni anno la gente mi dice:
“Allora è finita, stavolta?”. Non voglio soffrire di crisi di panico in anticipo,
ma a un certo punto finirà. Questa
volta però sono stanca, contenta di
tornare a casa».
Si ricorda i provini?
«Non li ho fatti, perché a quelli
della produzione, la Lux, che erano gli
stessi della fiction Dio vede e provvede,
ero piaciuta nel ruolo di suor Letizia e,
visto che funzionavo, hanno pensato
bene di coinvolgermi senza chiedere
neanche il mio parere. Natalina mi
aspettava: è lei che ha scelto me».
Com’è maturato negli anni il rapporto
con Terence Hill?
«Dieci edizioni in 17 anni sono tante.
Don Matteo per me è una seconda
famiglia. Terence l’ho conosciuto sul
set: è una persona di grande umanità
e molto riservata, e io volendogli bene
non mi sono mai permessa di invadere
la sua privacy, lo rispetto tantissimo. Il
primo anno che abbiamo lavorato insieme
sono riuscita a farmi promettere
una cena, io e lui, finite le riprese. Mi
ha portata a Gubbio. Non parla molto,
preferisce ascoltare. Un mese e mezzo
fa, quando sono finita in ospedale
per un virus, volevo scappare dalla finestra: l’ho chiamato dicendogli che
avevo fame di cose buone e lui mi ha
fatto mandare i panini biologici che a
me piacciono tanto».
Con chi ha legato di più sul set?
«Dopo Terence Hill, con Nino Frassica:
più lo scopro più mi meraviglia,
perché è davvero una persona molto
ma molto generosa ed è discreto in
questa sua generosità, oltre che essere
un bravissimo attore, pieno di
ironia. Sono molto grata alle persone
così, perché ci facilitano la vita. E poi
a Beatrice, la truccatrice, e ai tre registi
di quest’anno. Sono rimasta amica
anche di Elisabetta Marchetti, nella
serie di cinque anni fa».
È cambiato il suo personaggio negli
anni?
«Sì, altrimenti Natalina sarebbe
scomparsa. L’ho difesa, protetta, fatta
crescere e stare al passo con i tempi.
Mi hanno messo l’etichetta di “brutta”
e “brontolona”, che mi andava stretta.
È stato un gioco forzato ma alla fine ho
vinto io e ho allargato il personaggio:
oggi ha sempre le sue crisi isteriche ma
è una caricatura, crea ritmo, diverte».
A chi si è ispirata nel dare vita al
personaggio di Natalina?
«A quello che ho imparato a Napoli,
una città che mi ha dato una forte
base culturale».
Cosa le ha lasciato la sua esperienza
circense?
«L’ossessione di fare ginnastica
tutti i giorni e di “sentire” il mio corpo
in ogni momento».
Suo fratello David cosa ne pensa
del suo ruolo in Don Matteo?
«Lo fa ridere. Una volta mi ha detto:
“Ma Natalì, non ti viene una crisi
di nervi dopo 17 anni che fai lo stesso
personaggio?”. Anche se fosse, la trasformerei
in qualcosa di positivo».