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sabato 15 febbraio 2025
 
russia
 

Navalny, in morte di un dissidente

16/02/2024  Tenace oppositore di Putin, di lui si avevano notizie sempre più laconiche dopo il suo arresto. Storia di un oppositore coraggioso che ha seguito la stessa sorte di Anna Stepanovna Politkovskaja e di tanti altri

È morto a 47 anni nella colonia carceraria artica dove stava scontando una pena di 19 anni, come si legge in un comunicato diffuso dal servizio penitenziario federale russo. «Navalny si è sentito male dopo la passeggiata, perdendo conoscenza quasi subito. Il personale medico è arrivato immediatamente ed è stata chiamata l'ambulanza. Sono state eseguite le misure di rianimazione che non hanno dato risultati positivi. I paramedici hanno confermato la morte del condannato. Si stanno accertando le cause della morte stabilito», si legge nel comunicato, ma il mondo non crede alla fine occidentale del dissidente, che ha seguito la sorte di Anna Stepanovna Politkovskaja e di tanti oppositori del regime putiniano. Era detenuto dal gennaio del 2021.
L'oppositore russo Alexei Navalny ufficialmente è morto per "un coagulo sanguigno", una trombosi. Lo riporta la tv russa Russia Today citando una sua fonte. Sempre secondo lo story telling ufficiale i tentativi dei medici di rianimare Alexei Navalny sono continuati per 30 minuti prima che venisse dichiarato morto. «Navalny è stato ucciso e Putin dovrà "rendere conto dei suoi crimini», ha commentato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in conferenza stampa a Berlino. «Putin uccide sempre. Egli è la personificazione di questa guerra e non si fermerà. Possiamo solo fermarlo insieme», ha aggiunto. Mosca insiste nel parlare di "malore".  La reazione immediata dei leader della Nato alla morte di Navalny, «sotto forma di accuse dirette contro la Russia, mostra la natura di questi Paesi». Lo scrive su Telegram la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova. «Non esiste ancora un esame forense, ma le conclusioni dell'Occidente sono già pronte».

Alexey Navalny è stato un avvocato, attivista e politico russo che si è guadagnato fama internazionale come principale oppositore del presidente Vladimir Putin. Le sue coraggiose denunce della corruzione dilagante nel governo russo e la sua abilità nel mobilitare le proteste di massa lo hanno reso una figura di spicco sulla scena politica russa. Nato nel 1976 a Obninsk, città a sud-ovest di Mosca, aveva studiato legge all'Università Patrice Lumumba della capitale e ha conseguito un master in business administration all'Università Yale. Inizialmente ha lavorato come avvocato, specializzandosi in casi di frode e corruzione. Nel 2004, Navalny ha fondato il blog "LiveJournal", che rapidamente è diventato una piattaforma per le sue critiche al governo russo. Ha pubblicato numerose inchieste investigative che hanno esposto la corruzione ai massimi livelli del governo, attirando l'attenzione di un pubblico sempre più ampio. Nel 2011, Navalny aveva fondato la Fondazione Anti-Corruzione (FBK), un'organizzazione non governativa dedicata alla lotta contro la corruzione in Russia. La FBK ha prodotto video virali che hanno documentato i beni lussuosi e le attività illegali di funzionari governativi, tra cui il Palazzo di Putin a Gelendzhik, contribuendo a erodere la fiducia del pubblico nel regime di Putin. Navalny ha partecipato a diverse elezioni, ma è stato regolarmente escluso dalla competizione o incarcerato con accuse pretestuose. Nel 2013, era stato anche condannato a cinque anni di carcere per una presunta frode, ma la sua condanna è stata annullata dalla Corte europea dei diritti dell'uomo. Nel 2018 ha tentato di candidarsi alla presidenza della Russia, ma è stato escluso dalla corsa per motivi politici.

Nel 2020 era stato avvelenato con un agente nervino Novichok, un evento che ha scatenato proteste in tutto il mondo. Dopo essere sopravvissuto all'avvelenamento in un ospedale tedesco, è stato arrestato al suo ritorno in Russia e condannato a due anni e mezzo di carcere per una presunta violazione dei termini della libertà vigilata. Fino all'ultima non ha mai cessato di denunciare i mali del suo Paese, che ha alle spalle una lunga storia di autoritarismo e in particolare quelli di Putin, l'ex agente del Kgb al potere da oltre 20 anni grazie al consolidamento di tutte le leve del potere , in un clima in cui la corruzione è dilagante e le libertà civili, comprese quelle di stampa, sono state represse. Di lui si avevano notizie sempre più rade, da quando era incarcerato in varie prigioni della Siberia da cui filtravano laconici comunicati sul suo stato di salute.

 

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