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PERCHÉ A VOLTE MI SENTO INSODDISFATTO?

05/10/2023  Il nostro bisogno più profondo è infatti quello di attuare quelle che sono le nostre potenzialità.

Presi dalla routine dei nostri impegni, non abbiamo l’occasione di fermarci per sentire quello che proviamo. Nei momenti in cui però potremmo riposarci, nei momenti in cui siamo costretti persino a fermarci oppure quando il nostro fisico si arrende e ci abbandona, mandandoci segnali di esaurimento, ci rendiamo conto che siamo abitati da un sentimento di disagio che potremmo chiamare insoddisfazione. Molto spesso questa insoddisfazione nasce dal fatto che non abbiamo ascoltato quello che si muoveva dentro di noi.

Ogni essere umano, infatti, è caratterizzato da bisogni a cui deve prestare attenzione per potersi realizzare pienamente. È ovvio che i primi bisogni da soddisfare siano quelli fisiologici, cioè quelli che derivano dalla nostra fisicità. Quando il bisogno della fame o della sessualità non viene ascoltato, si rischia di dare delle risposte distorte che possono diventare patologiche. L’essere umano esprime poi un bisogno di sicurezza, occorre cioè avere un proprio spazio in cui sentirsi protetto. Anche in questo caso, quando la persona si concentra eccessivamente su questo bisogno e non vede altro, può sviluppare dei comportamenti nevrotici, per esempio un atteggiamento ossessivo-compulsivo.

C’è spazio a questo punto per altri bisogni che chiedono risposta, per esempio il sentimento di appartenenza: vogliamo legarci a qualcuno o a qualcosa, una persona o un’istituzione. A questo sentimento è legato anche il nostro bisogno di essere voluti bene. Anche in questa fase si può sviluppare un’ulteriore insoddisfazione, perché proprio nei contesti relazionali in cui abbiamo trovato posto, desideriamo anche essere stimati, cioè considerati e apprezzati per quello che secondo noi è il nostro valore. A questo punto siamo pronti per portare a compimento la nostra personalità: il nostro bisogno più profondo è infatti quello di autorealizzarci, cioè di attuare quelle che sono le nostre potenzialità. Questo percorso ci mostra che l’insoddisfazione è un’occasione di crescita perché ci avvisa della necessità di un cambiamento e di uno sviluppo ulteriore nel nostro percorso umano. Rimane a noi il compito di ascoltare i nostri bisogni e decidere quale risposta vogliamo dare.

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