TIZIANO B. - Perché Gesù non parla mai contro l’istituzione della schiavitù?
Gesù di Nazaret non è un messia politico, venuto a sconvolgere il sistema con azioni di rivolta, come ad esempio quella di Spartaco, ma a smuovere e formare le coscienze di tutti, schiavi e liberi, uomini e donne, Ebrei e Greci… A tal proposito risulta particolarmente significativa la lettera di Paolo a Filemone. L’apostolo rimanda lo schiavo dal suo proprietario, ma al tempo stesso esorta il padrone a comportarsi con umanità nei confronti del servo. Man mano che il cristianesimo si è affermato nella storia e si è propagato nel mondo, nella misura in cui questa consapevolezza della uguale dignità delle persone è penetrata nella cultura dei popoli, la schiavitù è andata scomparendo. Ma ogni generazione è chiamata a vigilare e ad adottare comportamenti che non riproducano, magari sotto altre forme, un regime schiavista. Per questo la Chiesa e tutti i credenti non dovranno mai smettere di puntare il dito e denunciare le nuove forme di schiavitù, invitando non solo a evitarle, ma anche ad assuefarsi e tollerarle, sottraendosi da qualsiasi modalità che in qualche modo le appoggi.