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martedì 15 ottobre 2024
 
Sfida ai genitori
 

«Qual è il modo giusto per reagire alle provocazioni di un preadolescente?»

21/08/2020 

Mio figlio ha 13 anni e non lo riconosco più. Non so più come comportarmi con lui, tanto che non lo sopporto proprio. Sembra che i suoi passatempi preferiti siano contestare noi genitori e risponderci male. Sembra che non ci sopporti più, si sente grande, vuole uscire sempre da solo con i suoi due o tre amici. Uscire in famiglia è diventato una tortura. Nostro figlio è molto bravo a scuola ma, pur di contestare ogni cosa, ci rinfaccia pure questo. Come fosse colpa nostra il fatto che lui debba stare sui libri. Continua a fare confronti con i suoi amici che secondo lui godono di molte più libertà e concessioni da parte dei loro genitori. Passa le sue giornate tra musica, telefonino, video stupidi con cui si diverte tanto e passeggiate con amici. È vero, non fa nulla di male, ma ci provoca, è insistente su quello che pretende e sembra gli sia tutto dovuto, mentre lui non fa mai nulla di quello che gli si chiede. Dove stiamo sbagliando?

STEFANIA

Cara mamma Stefania, benvenuta nel club dei genitori dei preadolescenti. Molti nostri figli tra i 10 e i 14 anni ci paiono sconcertanti. Come succede anche a tuo figlio, li vediamo diventare oppositivi e provocatori. L’errore più frequente di noi genitori è quello di sentirci sbagliati. Ci sembra di essere impotenti e in balia dei loro stati umorali e delle loro reazioni prepotenti e aggressive. Se però rifletti in modo oggettivo sulla vostra situazione, puoi tranquillizzarti: tuo figlio va molto bene a scuola, ama stare con gli amici e sembra molto interessato e coinvolto a perseguire una sana indipendenza e autonomia. Ovvero fa esattamente quello che deve fare un ragazzo di questa età. Però lo fa in modo sbagliato: ciò che ti affatica è infatti l’impulsività con cui vi risponde e il suo pretendere tutto senza mai dare niente in cambio. Su questi punti dovrete trovare nuove intese. Datevi un appuntamento e rimanendo calmi e collaborativi spiegategli che ci sono nuove responsabilità che lui dovrà assumersi e che vanno di pari passo con la maggiore autonomia di cui vuole godere. Potrete chiedergli che cosa lui è disponibile a fare per la sua famiglia (tenere in ordine il prato? Gestire la raccolta differenziata? Apparecchiare e sparecchiare? Stendere i panni, fare la spesa quotidiana di pane, latte, frutta e verdura?). In cambio voi contratterete con lui le nuove libertà di cui può godere. Datevi regole condivise per le discussioni in famiglia: ci si può dire tutto, ma nessuno alza la voce e usa parole volgari. Leggi Mio figlio è normale? di S. Andreoli (Bur), un ottimo manuale che ti convincerà che ciò che stai vivendo richiede solo molta pazienza e la voglia di rimanere alleati della crescita dei nostri figli, anche quando ci sembrano troppo differenti da come avremmo voluto.

Mio figlio è normale? Capire gli adolescenti senza che loro debbano capire noi

Genitori che fanno fatica, allergici a ogni forma di ribellione filiale, preparatissimi eppure inspiegabilmente inesperti circa la normalità di come sia fatto un essere umano lungo la linea evolutiva: sono coloro che chiedono aiuto in seduta, ma anche sui social e in radio, a Stefania Andreoli,

 
 
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