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giovedì 28 settembre 2023
 
 

Quirinale, la Cei: «Mattarella punto di riferimento per le scelte da compiere»

27/01/2022  L’appello dei vescovi italiani al termine del Consiglio permanente che si è svolto a Roma: «Il Parlamento in seduta comune sappia cogliere il desiderio di unità espresso dal Paese. L'esempio di Sergio Mattarella, come uomo e statista, è un punto di riferimento nelle scelte che devono essere compiute alla luce della Costituzione»

Il prossimo referendum sull’eutanasia. I venti di guerra tra Russia e Ucraina. La pedofilia nel clero. E il voto per il Quirinale con un appello ai partiti e al Parlamento, riunito in questi giorni in seduta comune, ad avere come punto di riferimento Sergio Mattarella «per le scelte che devono essere compiute alla luce della Costituzione».

Sono i temi trattati dal Consiglio permanente della Cei che si è concluso mercoledì a Roma sotto la guida del presidente, il cardinale Gualtiero Bassetti. «Questa sessione invernale del Consiglio Permanente è coincisa con l'avvio delle votazioni per eleggere il Presidente della Repubblica», si legge nel comunicato finale, «da qui l'auspicio dei presuli che il Parlamento in seduta comune sappia cogliere il desiderio di unità espresso dal Paese. L'esempio di Sergio Mattarella, come uomo e statista, è un punto di riferimento nelle scelte che devono essere compiute alla luce della Costituzione».

A margine della conferenza stampa a conclusione dei lavori del Consiglio permanente il segretario della Cei, mons. Stefano Russo, sollecitato dai giornalisti, ha detto: «Non mi soffermo su nomi particolari, non mi sembra il caso di farlo, mi sembra piuttosto che quello che va messo in evidenza è che chiunque dovesse essere scelto come presidente della Repubblica, possa contribuire, evidentemente a prescindere dalla provenienza, all'unità del Paese così come ha fatto Sergio Mattarella».

I vescovi italiani esprimo profonda preoccupazione per la situazione tra Russia e Ucraina all’indomani della giornata di preghiera per la pace voluta da papa Francesco. Proprio aderendo all’appello del Pontefice, i vescovi hanno aperto l’ultima giornata dei lavori con la celebrazione della Messa per la pace “nell’amata terra ucraina”. Al termine, il card. Bassetti ha espresso la sua angoscia per i «rumori di guerra che echeggiano intorno a noi” e per l’ipotesi avanzata dai governanti di imboccare “strade senza ritorno. Uniti a Papa Francesco, che domenica scorsa ha fatto sentire forte la sua voce perché il Signore ci salvi dalla guerra e doni ai reggitori dei popoli la forza di scegliere la via della collaborazione, anche noi – ha affermato – invochiamo il Signore nostro Gesù Cristo, principe della pace, e la Vergine Santissima, particolarmente venerata in Ucraina nella Basilica della Madre di Dio di Zarvanytsia, perché ci sia risparmiato un terribile flagello».

I vescovi italiani, inoltre, hanno espresso «preoccupazione circa l’iniziativa referendaria che punta a liberalizzare l’omicidio del consenziente ed è stato ribadito l’impegno a implementare e rafforzare l’azione di tutela contro la piaga degli abusi. In tempi come questi – hanno ribadito – la tentazione della cultura dello scarto si fa ancora più insidiosa e può creare il terreno favorevole all’introduzione di norme che scardinano i presidi giuridici a difesa della vita umana. È nelle situazioni di estrema fragilità che il nostro ascolto si fa accompagnamento e aiuto, necessari a ritrovare ragioni di vita».

Sulla piaga degli abusi su minori e persone vulnerabili, il Consiglio permanente ha confermato l’impegno – già espresso nella 75ª Assemblea Generale Straordinaria del novembre scorso – a «implementare e rafforzare l’azione di tutela. La ricerca della giustizia nella verità non accetta giudizi sommari, ma si favorisce sostenendo quel cambiamento autentico promosso dalla rete dei Servizi diocesani per la Tutela dei Minori e dai Centri di ascolto, che vanno sempre più crescendo». Come ricordato durante l’Assemblea, «la Chiesa vuole essere sempre accanto alle vittime, a tutte le vittime, alle quali intende continuare a offrire ascolto, sostegno e vicinanza, non dimenticando mai la sofferenza che hanno provato».

Tra i prossimi appuntamenti i vescovi ricordano l’Incontro “Mediterraneo frontiera di pace”, in programma a Firenze dal 23 al 27 febbraio prossimi e che vedrà la partecipazione di papa Francesco. «Sarà un esercizio di ascolto e sinodalità», scrive la Cei, «dopo l’incontro di due anni fa a Bari, in questa seconda edizione il dibattito tra i Vescovi e alcuni esperti sarà incentrato sulla vita delle comunità cristiane all’interno delle città, nel tracciato del Documento sulla fratellanza universale per la pace mondiale e la convivenza comune. Il parallelo invito del Sindaco di Firenze, Dott. Dario Nardella, a cento Sindaci di città mediterranee a discutere della stessa questione permetterà di allargare e arricchire la riflessione».

«Vaccinarsi è un obbligo morale»

  

La Cei ha ribadito l’impegno etico a vaccinarsi contro il Covid-19: «Si tratta di un obbligo morale ribadito da Papa Francesco nel Discorso al Corpo diplomatico del 10 gennaio scorso e dal Comitato Nazionale per la Bioetica (28 maggio 2020). Questo, hanno osservato, risponde a criteri etici fondamentali che sono chiamati ad armonizzarsi tra loro. Al principio della tutela della vita fisica, bene fondamentale della persona, corrisponde la responsabilità della cura del proprio benessere fisico e spirituale. Il pur sempre valido principio di libertà e di autodeterminazione non può non considerare il valore della solidarietà e le implicanze sociali della situazione di salute o di malattia. Per questo, l’obbligo morale si prefigura come impegno etico, come scelta responsabile della persona che mette in gioco la sua libertà per la cura della sua salute e di quella della società. Un impegno che riguarda tutti e, specialmente, quanti sono chiamati a operare in ambito pastorale».

Infine, il Consiglio Permanente ha provveduto ad alcune nomine, fra le quali quella del Presidente (l'arcivescovo eletto di Catania, Luigi Renna) e dei membri del Comitato scientifico e organizzatore delle Settimane Sociali dei Cattolici Italiani, e del Gruppo di Coordinamento Nazionale del Cammino sinodale che sarà in carica fino a settembre 2022. E proprio al Sinodo sarà dedicata l’Assemblea generale di maggio che avrà come tema “In ascolto delle narrazioni del Popolo di Dio - Il primo discernimento: quali priorità stanno emergendo per il Cammino sinodale?”. «Ascolto, narrazioni, discernimento, priorità: sono queste», scrive la Cei, «le traiettorie sulle quali l’Assemblea si concentrerà, confrontandosi, insieme ai rappresentanti dell’intero popolo di Dio, su quanto sarà emerso nella consultazione capillare avvenuta in tutte le Chiese locali. La scelta delle priorità sulle quali proseguire con un secondo anno di ascolto è uno dei momenti più delicati e importanti del Cammino sinodale».

Dalle Settimane Sociali al Coordinamento sul Sinodo, le nomine

Il Consiglio permanente ha nominato il presidente e i membri del Comitato scientifico e organizzatore delle Settimane sociali dei Cattolici italiani e del Gruppo di coordinamento nazionale del Cammino sinodale che sarà in carica fino a settembre 2022.

Il Presidente del Comitato scientifico e organizzatore delle Settimane sociali è mons. Luigi Renna, amministratore apostolico di Cerignola-Ascoli Satriano e arcivescovo eletto di Catania; Segretario: Sebastiano Nerozzi. I membri sono mons. Gianrico Ruzza, vescovo di Civitavecchia-Tarquinia e amministratore apostolico di Porto – Santa Rufina; mons. Mario Toso, Vescovo di Faenza-Modigliana; Gabriella Calvano; padre Giacomo Costa; suor Angela Elicio; Sergio Gatti; Elena Granata; Giovanni Grandi; Daniela Palladinetti; Mario Viglietti.

I membri del Gruppo di coordinamento nazionale del Cammino sinodale sono: mons. Erio Castellucci, arcivescovo abate di Modena-Nonantola e vescovo di Carpi, vicepresidente Cei e referente per l’Italia del Sinodo dei Vescovi; mons. Franco Giulio Brambilla, vescovo di Novara; mons. Paolo Martinelli, vescovo ausiliare di Milano; mons. Valentino Bulgarelli, sottosegretario Cei, direttore dell’Ufficio Catechistico nazionale e responsabile del Servizio Nazionale per gli studi superiori di teologia e di scienze religiose; Segretario del Cammino; Vincenzo Corrado, direttore dell’Ufficio Nazionale per le comunicazioni sociali della Cei; responsabile della comunicazione; Gioele Anni; Lucia Capuzzi; padre Giacomo Costa; Giuseppina De Simone; Chiara Griffini; suor Nicla Spezzati; Pierpaolo Triani; Paolo Verderame.

 
 
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