Domine, quo vadis? Signore, dove vai? È la domanda che Pietro, in fuga da Roma, rivolge a Gesù che gli si manifesta sull’Appia antica. «Vado a Roma, per essere crocifisso nuovamente», risponde il Signore, ed è come se gli dicesse: «Vado al posto tuo. E tu dove vai, Pietro? Perché scappi, perché rinunci a te stesso, perché non accogli la tua vocazione?». Quo Vadis (https://sanpietroquovadis.it/) è un cammino-evento, una grande giornata del camminare nel giorno 29 giugno 2024 festa dei Santi Pietro e Paolo, patroni di Roma e da ripetere ogni anno.
Parte dall’Appia antica, la Regina Viarum, su cui Pietro e Paolo passarono per andare a Roma o alternativamente dalla Basilica di Santa Pudenziana e termina a San Pietro, di fronte all’ obelisco dove l’apostolo fu crocifisso nel circo di Nerone. In questo percorso, l’itinerario “tocca” le “tappe” storiche del “passaggio” di Pietro e Paolo a Roma. QuoVadis attraversa Roma, sulle stesse strade percorse dagli Apostoli. Tocca luoghi significativi e ricchi di storia e di arte. L’idea di fondo, ha spiegato in conferenza stampa frate Agnello Stoia, parroco di San Pietro, è quella di «restituire a Roma la permanenza dei suoi patroni, che danno un carattere di universalità a questa città: qui Pietro e Paolo hanno vissuto e hanno lasciato tracce».
La partecipazione alla camminata è libera e non organizzata. Gli itinerari urbani sono suggerimenti che possono tuttavia essere liberamente interpretati dai partecipanti. Le strade suggerite sono normalmente aperte al pubblico senza percorsi protetti. La partenza della camminata è alle ore 10 del 29 giugno. Ma si può partire a qualsiasi ora. Si può camminare da soli o in gruppo. Alla partenza si ritira il “passaporto dell’Apostolo” che certifica la partecipazione e permette di raccogliere le “credenziali” a ogni tappa visitata, dove ad accogliere i pellegrini ci saranno gruppi di volontari di diverse parrocchie romane. L’accesso ai Fori (parco archeologico del Colosseo) per i partecipanti è gratuito.
All’arrivo, alle ore 17, a piazza San Pietro, sotto l’Obelisco, si riceverà la “pietruzza” benedetta dal Papa. Due gli itinerari proposti: la via di Pietro e la via di Paolo, perché, dicono gli organizzatori, «le vicende umane di San Pietro e San Paolo, si intrecciano, si attraversano, si separano, si “riuniscono”, proprio sulle strade di Roma. Come le strade di Roma. San Pietro e San Paolo sono le colonne della Chiesa, entrambi. Entrambi martiri per Cristo. Festeggiati e ricordati nello stesso giorno. Segno teologico della Chiesa eucaristica e cattolica».
La via di Pietro. Partendo dalla Basilica di Santa Pudenziana (Via Urbana 160), esplora tappe fondamentali della vicenda umana di Pietro a Roma. La Basilica di San Pietro in Vincoli, la Basilica di Santa Francesca Romana, il Carcere Mamertino, fino a Piazza San Pietro con il suo iconico obelisco. Il percorso proposto dura circa un’ora e 40 minuti. La via di Paolo, dura invece 3 ore e dieci ed è una passeggiata dall'Appia Antica verso San Pietro. Inizia, alle ore 10, dalla Basilica di San Sebastiano sulla Appia Antica e prosegue per la Basilica di San Paolo fuori le Mura. Tocca le antiche "domus" cristiane come Santa Prisca e Santa Sabina fino alla Basilica di San Pietro nel cuore di Roma. I due itinerari toccano luoghi simboli della cristianità: la basilica di Santa Pudenziana, costruita sulla casa del Senatore Pudente, che ospitò San Pietro, la Basilica di San Paolo, costruita sul cimitero che accolse l’Apostolo, San Pietro in Vincoli, dove si conservano le catene con le quali San Pietro fu imprigionato a Gerusalemme, miracolosamente fuse con quelle della prigionia romana, passa attraverso i Fori, tocca il carcere Mamertino dove secondo la tradizione gli apostoli furono reclusi, Santa Maria del popolo, costruita sul mausoleo di Nerone, che uccise gli Apostoli dopo l’incendio di Roma… e molti altri siti. «Chiese, mosaici, vestigia romane, dipinti, reliquie raccontano una storia che ancora oggi sorprende e coinvolge». Quo Vadis, sottolineano gli organizzatori, «è una passeggiata. Si va a piedi. Con calma. Perché camminare è il “metodo” del pellegrino. Perché le “pietre ci parlano” e ci raccontano la grande storia di Roma e al contempo la storia d’amore tra Cristo e la sua Sposa (la Chiesa). Perché Pietro e Paolo hanno percorso le stesse vie. Perché camminando, si parla e ci si riconosce. Perché tutte le strade portano a Roma. Perché le strade ci raccontano la città eterna. Le strade non dividono. Le strade ci uniscono».