I dati attuali sulla condizione degli adolescenti e dei giovani in Italia disegnano un quadro sconfortante. Secondo il rapporto Istat sul Benessere equo e sostenibile, infatti, negli ultimi anni i giovani tra i 14 e i 24 anni hanno visto peggiorare il 43% degli indicatori considerati. Nel nostro Paese la disoccupazione giovanile è al 20,1% (seppur in miglioramento rispetto al passato) e il fenomeno dei Neet (i giovani che non studiano e non lavorano) registra numeri tra i più alti di tutta Europa, collocando l'Italia al di sotto soltanto della Romania: nel 2022, un giovane tra i 15 e i 29 anni su cinque non studia né lavora.
La situazione è ancora più difficile per i ragazzi che vivono in comunità di accoglienza per minori: per loro, spesso, diventare maggiorenni non significa conquistare uno spazio di autonomia, diventare indipendenti e padroni della propria vita, bensì uscire da un sistema di protezione e ritrovarsi senza più garanzie e punti di riferimento, in una condizione di solitudine e disorientamento sul loro futuro e sulle loro prospettive.
«Compiere 18 anni per la maggiore parte dei ragazzi è un traguardo atteso con impazienza, ma per i giovani accolti dalle comunità per minori è un momento di grande ansia e preoccupazione, perché la maggiore età determina la fine di molte tutele e attività di sostegno.» A sottolinearlo è don Francesco Preite, presidente di Salesiani per il sociale, associazione da 30 anni accanto a bambini e giovani in condizione di fragilità, che lancia un appello per rafforzare i servizi di supporto per neomaggiorenni: «Non possiamo lasciare a sé stessi questi ragazzi, che si ritrovano soli e senza le tutele garantite fino a un giorno prima. Non sono ancora adulti, ma sono già chiamati a cavarsela da soli».
Salesiani per il sociale si prende cura dei neomaggiorenni accolti in comunità alloggio e giovani in condizione di disagio, marginalizzazione e fragilità promuovendo percorsi di inserimento lavorativo e professionale, molti dei quali realizzati nelle periferie più vulnerabili. A Bari l'organizzazione ha ideato un’Accademia della Ristorazione, a Palermo offre corsi professionalizzanti in ambito refrigerazione/condizionatori e per saldatore elettrico, a Vallecrosia (Imperia) promuove laboratori artigianali.
Per poter continuare ad offrire supporto e accoglienza a bambini e ragazzi soli o in condizione di fragilità, Salesiani per il sociale ha lanciato una campagna di raccolta fondi con numerazione solidale: fino al 30 marzo è possibile contribuire, donando con un sms o una chiamata da rete fissa al 45598. In particolare, attraverso i fondi raccolti, saranno potenziate e migliorate le attività di alcune realtà salesiane in quartieri difficili come a Palermo, Napoli, Roma e Genova e il supporto a minori stranieri non accompagnati.
Per informazioni su Salesiani per il sociale: https://www.salesianiperilsociale.it/