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L'abisso della guerra: torturati nelle chiese

11/04/2022  La denuncia dell'arcivescovo maggiore di Kyiv. "Nel tempio ortodosso dell'Ascensione del Signore nel villaggio di Lukashiva, nella regione di Chernihiv, sono stati perpetrati crimini orrendi, abbiamo trovato decine di morti fuori dalla chiesa"

L'arcivescovo di Kiev Sviatoslav Shevkuk.
L'arcivescovo di Kiev Sviatoslav Shevkuk.

Militari e civili torturati in chiesa, nel luogo del Signore. E' l'ultima atrocità dell'esercito russo, che ha profanato persino un luogo sacro per mettere in piedi il suo orrore. La denuncia è dell'arcivescovo maggiore di Kyiv, che ha reso visita alle città di Bucha, Irpin e Gostomel liberate dall'occupazione dell'armata rossa. “In questi giorni in Ucraina sono stati scoperti terribili crimini commessi dagli occupanti. E proprio domenica vorrei ricordare una circostanza che ha sconvolto tutti i credenti. Nella regione di Chernihiv, e precisamente nel villaggio Lukashivka, nella chiesa ortodossa dell’Ascensione del Signore - monumento di architettura - gli occupanti hanno dislocato la loro sede, profanando la chiesa ortodossa. Vi hanno interrogato e torturato le persone”.

La denuncia dell’arcivescovo di Kiev appare nel videomessaggio nel 46esimo giorno di guerra in Ucraina. “Oggi - dice Sviatoslav Shevchuk, capo della chiesa ucraino-cattolica - vicino a questo edificio sacro troviamo decine di corpi di ucraini innocenti assassinati. Quelli che si proclamano cristiani ortodossi hanno profanato il tempio; e il tempio dove deve essere onorato il nome di Dio, è stato trasformato in un luogo di tortura, umiliazione e omicidio”.

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