Contribuisci a mantenere questo sito gratuito

Riusciamo a fornire informazione gratuita grazie alla pubblicità erogata dai nostri partner.
Accettando i consensi richiesti permetti ad i nostri partner di creare un'esperienza personalizzata ed offrirti un miglior servizio.
Avrai comunque la possibilità di revocare il consenso in qualunque momento.

Selezionando 'Accetta tutto', vedrai più spesso annunci su argomenti che ti interessano.
Selezionando 'Accetta solo cookie necessari', vedrai annunci generici non necessariamente attinenti ai tuoi interessi.

logo san paolo
mercoledì 09 ottobre 2024
 
 

Trump e Biden vincono il "super martedì"

06/03/2024  I due anziani leader escono trionfanti dal voto in 15 stati in cui si sceglievano i delegati per le convention estive dei repubblicani e dei democratici. Salvo imprevisti saranno loro a sfidarsi nuovamente a novembre per la Casa Bianca. NIkky Haley, unica sfidante nel partito dell'ex presidente, si ritira dalla corsa per la nomination.

Non c’è stata la vittoria totale che speravano e volevano, ma Joe Biden e Donald Tump escono comunque trionfanti dal voto del Super Tuesday (il super martedì), che proietta i due anziani leader verso una ripetizione della sfida del 2000. Salvo imprevisti e clamorose sorprese saranno ancora loro a giocarsi la Casa Bianca nel voto del prossimo 5 novembre.

L’appuntamento elettorale del 5 marzo si chiama “super martedì” perché si tratta del giorno  in cui va a votare il maggior numero di Stati contemporaneamente (tra questi stati di peso, come California e Texas) e da questa votazione emergono i nomi dei delegati, cioè le persone che durante le “convention” estive del partito repubblicano e del partito democratico sceglieranno il candidato di ciascun partito alle elezioni presidenziali.

Joe Biden vince in tutti gli stati tranne nel caucus (una sorta di assemblea di partito) delle isole Samoa americane, dove si impone il candidato indipendente Jason Palmer. Palmer, 52 anni, ha detto che gli elettori vogliono "qualcuno che sia più del 21° secolo di Joe Biden" per servire come presidente. Donald Trump invece ha perso in Vermont, dove si è imposta Nikki Haley, l’unica candidata del partito repubblicano che si ostinava a sfidare apertamente Trump. Ma la vittoria di Haley in Vermont (uno stato nord orientale dove i repubblicani sono in gran parte moderati) è suonata come un premio di consolazione, perché nella conta dei delegati l’ex presidente ha un vantaggio schiacciante.  Infatti poche ore dopo il voto di martedì, Nikki Haley ha annunciato il suo ritiro dalla corsa per la nomination del partito repubblicano. La Haley peò non ha promesso il suo appoggio a Trump. Anzi, ha detto che Trump adesso dovrà conquistarsi il voto dei suoi elettori.  Impresa non facile, peché in queste settimane Nikki Haley ha attirato il voto dei repubblicani più moderati, più istruiti e in gran parte residenti nei cnetri urbani. A novembre questi elettori potrebbero compromettere le chance di vittoria di Trump, soprattutto in alcuni stati in bilico. Molti di loro pottebbero astenersi, oppure spostare il loro voto su Biden.

"Lo chiamano Super Tuesday per un motivo, è stata una serata formidabile", ha detto Trump nel suo discorso della vittoria, vantandosi di aver fatto "una cosa che nessuno avevo fatto prima nella storia" e accusando Biden di essere "il peggior presidente di sempre". Quindi ha profetizzato che il partito repubblicano "sarà presto riunito”.

"I risultati di questa notte lasciano al popolo americano una scelta chiara: continueremo ad andare avanti o permetteremo a Donald Trump di trascinarci indietro nel caos, nella divisione e nell'oscurità che hanno definito il suo mandato?”, ha dichiarato Biden. Gli ultimi sondaggi del New York Times/Siena College però danno Biden in affanno rispetto al rivale. Secondo il sondaggio più recente, la maggioranza degli elettori di Biden nel 2020 ora sostiene che è troppo vecchio per essere un presidente efficace.

La sera di giovedì 7 marzo Biden pronuncerà davanti a Congresso il discorso sullo Stato dell’Unione. Sarà un’altra occasione per valutare la sua lucidità e la sua capacità di convincere la maggioranza degli americani a stare dalla sua parte.

 
 
Pubblicità
Edicola San Paolo