La storia
Nord-Italia, anno 1327. Il frate Guglielmo da Baskerville raggiunge un’isolata abbazia benedettina sulle Alpi. Lo attende una Disputa importante: dovrà rappresentare l’Ordine francescano, sostenuto da Ludovico di Baviera, futuro Imperatore del Sacro Romano Impero e minacciato dal potere temporale del Papa francese Giovanni XXII. Adso, un giovane novizio benedettino, segue Guglielmo. Rinnegato il destino impostogli dal padre, barone al seguito dell’Imperatore, Adso lo ha scelto come guida per il suo cammino spirituale.L’abbazia, al loro arrivo, si presenta subito come un luogo inquietante, con una biblioteca che custodisce manoscritti di inestimabile valore e dove tuttavia aleggia più di un mistero. L'assassinio del monaco Adelmo dà il via a una serie intricata di eventi delittuosi che coinvolgono, uno alla volta, i monaci dell’abbazia. Guglielmo, su mandato dell’Abate Abbone, dovrà indagare sull’identità e sul movente del misterioso assassino seriale per arrivare alla risoluzione del caso, prima che la disputa teologica tra la delegazione francescana e quella papale, capeggiata dal feroce inquisitore domenicano Bernardo Gui, abbia inizio. Nel corso dell’indagine, Guglielmo scoprirà che due seguaci della setta dell’eretico Fra’ Dolcino, Remigio e Salvatore, sopravvissuti all’eccidio della loro gente, vivono da infiltrati nell’abbazia. Scampata a questo eccidio è anche la giovane Anna, figlia di Fra’ Dolcino e della sua compagna Margherita. Anna è animata da un forte sentimento di vendetta verso il terribile Gui, che l’ha privata degli affetti più cari, il figlio e il marito, mettendo a ferro e fuoco il villaggio eretico di Pietranera. Adso partecipa attivamente all’indagine del maestro Guglielmo, ma l'incontro con una bellissima ragazza dai capelli rossi, una profuga occitana rimasta orfana a causa della guerra, fa vacillare la sua vocazione.Guglielmo intuisce che l’abbazia cela, nel labirinto della sua famosissima biblioteca, la chiave dei misteri. Ma quando sembra essere sul punto di risolvere l’enigma, gli eventi precipitano. Al suo arrivo, lo spietato Bernardo Gui svela da subito la sua missione: distruggere l'Ordine francescano, con qualunque mezzo. Il domenicano prende potere sull’abbazia, arresta e tortura, e cerca di trovare prove sul coinvolgimento dei francescani nella catena dei delitti. Guglielmo affronta il brutale inquisitore Gui in ripetuti scontri dialettici, nei quali si fronteggiano due opposte visioni del mondo. Nello stesso tempo, Guglielmo porta avanti la sua straordinaria indagine, con l'intelligenza e l'ironia che lo contraddistinguono, fino alla scoperta della verità.
I personaggi
GUGLIELMO DA BASKERVILLE (John Turturro)
È un monaco francescano inglese che viene scelto per mediare la Disputa nell’incontro tra la delegazione di Papa Giovanni XXII e quella dei dotti francescani che sono accusati di voler destituire il potere temporale della Chiesa. Dotato di un'intelligenza e capacità di osservazione fuori dal comune, è in grado di leggere la realtà come un libro aperto affidandosi a un approccio scientifico e al proprio infallibile metodo deduttivo. Sebbene sia un uomo di fede del Medioevo, in contrasto col suo tempo, cerca sempre la spiegazione più logica e razionale, anche di fronte a quegli eventi che appaiono incontrovertibilmente frutto di forze soprannaturali. La sua fama lo precede e per questo l’Abate gli affida l'indagine sui delitti nell’abbazia. Per lui il messaggio cristiano è da vedersi alla luce della spiritualità, dell’amore, della carità, del rispetto e della comprensione. È tollerante nei confronti dei peccati del corpo, come la lussuria o il bere, e severo verso quelli che considera più gravi, come i delitti o la sopraffazione di un uomo sull'altro. Con Bernardo Gui, in passato, ha fatto parte della Santa Inquisizione. Un’esperienza che lo ha segnato profondamente, anche se ha sempre cercato di applicare la Regola con giustizia, condannando solo chi si era macchiato di gravi delitti. Guglielmo crede che la Chiesa debba essere povera, dove per povera non intende il possedere o meno beni materiali, ma il rinunciare a voler legiferare sulle cose terrene. In armonia con gli insegnamenti di Cristo, egli ritiene infatti che il potere temporale debba essere affidato all’Impero e quello religioso alla Chiesa. Per questo, decide di stringere un accordo con l’Imperatore tedesco Ludovico di Baviera contro il Papa francese Giovanni XXII.
ADSO DA MELK (Damian Hardung).
Non ancora ventenne, ingenuo ma brillante, Adso è un giovane di nobili origini, figlio di un Generale tedesco che vuole che diventi un coraggioso guerriero. Adso però sente dentro di sé un’intensa spiritualità, una forte sete di conoscenza e un rifiuto totale per gli orrori della guerra. Il suo desiderio è quello di farsi monaco ed entrare nell’Ordine benedettino. Per questo scappa nottetempo dal campo di battaglia e nella sua fuga incontra Guglielmo da Baskerville, rimanendone profondamente affascinato tanto da seguirlo. Quando finalmente Guglielmo accetta di prenderlo come suo novizio, instaurando con lui una profonda relazione padre-figlio, per Adso ha inizio un viaggio di formazione che lo porterà ad affrontare i misteri del bene e del male, assistendo alle violenze che sogna di cambiare ma anche sperimentando le meraviglie della bellezza e dell’amore. Con l’aiuto di Guglielmo, Adso intraprende un viaggio che lo trasformerà in un uomo, trovandosi a scegliere quale è la vita che vuole davvero vivere.
BERNARDO GUI (Rupert Everett)
Bernardo Gui è una figura storica realmente esistita. È stato un domenicano francese noto per il suo operato da Inquisitore oltre che per essere uno degli scrittori più prolifici del Medioevo, autore del famoso Manuale dell’Inquisitore.Il suo personaggio ha uno sguardo duro e incrollabile, la sua voce è fredda e autoritaria, è un uomo potente e suscita paura. Da Inquisitore, braccio destro del Papa Giovanni XXII, ha perseguitato gli eretici, tra i quali i temuti dolciniani, streghe e stregoni. Vede l’Inquisizione come strumento della volontà di Dio. Se la tortura e il rogo sono gli unici mezzi che ha a disposizione per far rispettare questa volontà, non si fa scrupolo a usarli. Vede le donne come manifestazione del demonio. La tentazione che, suo malgrado, esercitano su di lui, genera un odio ancora più profondo, che nel passato l’ha portato addirittura a disubbidire alla Regola da lui stesso scritta. Guglielmo è l’unico testimone ancora in vita di questo segreto.
DOLCINO (Alessio Boni)
È il capo di una setta di frati francescani rinnegati – i dolciniani – che contro la Chiesa ricca e corrotta sognano una società fondata sulla libertà, il rispetto, la spiritualità, l'uguaglianza sociale e la parità tra uomo e donna. Obiettivi da perseguire anche ricorrendo alla violenza.
La sua ompagna è Margherita, di nobili origini torturata e bruciata sul rogo insieme a lui dall’Inquisitore Bernando Gui.
ANNA (Greta Scarano)
E' un personaggio assente dal libro e inserito appositamente in questa fiction. È la figlia di Dolcino e Margherita. Aveva solo otto anni quando ha perso i genitori ed è stata tratta in salvo da Remigio, un affiliato della setta che l’aveva portata in salvo nel villaggio eretico di Pietranera. Quindici anni più tardi però – nel presente della storia – Bernardo Gui in rotta verso l’abbazia compie a Pietranera un violento massacro, uccidendo la maggior parte della popolazione. Tra le vittime ci sono anche il marito e il figlio di Anna. La giovane donna si salva ancora una volta, miracolosamente, ma decide di vendicarsi. Armata, si dirige verso l’abbazia, che all’insaputa dell’Abate protegge tra le sue mura un focolaio eretico..
REMIGIO DA VARAGINE (Fabrizio Bentivoglio)
Remigio è il cellario dell’abbazia. È un monaco converso che fa il proprio dovere nella cucina. Non è un santo, annega i suoi ricordi nel vino, la sua fede è forse solo una copertura. E soprattutto, nasconde un segreto. Quindici anni prima, Remigio è stato un seguace dell’eretico Dolcino, con lui ha ucciso preti corrotti e depredato i ricchi padroni, amando di un amore disperato la bella Margherita che non è riuscito a salvare dal rogo e alla quale ha promesso di proteggere la figlia Anna. È stato lui a portare Anna bambina in salvo, prima di nascondersi assieme al suo amico Salvatore tra le mura dell’abbazia, illudendosi così di poter sfuggire per sempre alla furia dell’Inquisitore. Disilluso dalla lotta che non ha cambiato il mondo come sperava, Remigio ora vorrebbe solo vivere nell’anonimato. L’arrivo prima delle due delegazioni e poi di Anna, lo riporta però a quel passato che ha cercato in tutti i modi di dimenticare, costringendolo a fare i conti con il peso di una grave colpa che si porta dentro
SALVATORE (Stefano Fresi)
Monaco converso dal viso deforme e l’aspetto mostruoso, Salvatore ha una personalità semplice come quella di un bambino. Non è dato sapere da dove venga, parla una lingua tutta sua e spesso incomprensibile, mescolando latino e diversi volgari. Si occupa di produrre la carta della biblioteca nel mulino e s’invaghisce della ragazza occitana, che cerca di far innamorare con un rito magico. Anche lui dolciniano, è stato salvato da Remigio che lo ha affrancato da una condizione di schiavo di corte, portandolo con sé. Considera, per questo, Remigio suo protettore e padrone