La Comunità di Sant’Egidio promuove una preghiera per la “coesistenza pacifica” negli Stati Uniti d’America, dopo l’uccisione di George Floyd avvenuta a Minneapolis il 25 maggio e le tensioni che stanno attraversando il paese.
La veglia di preghiera si svolgerà venerdì 5 giugno, alle ore 19, nella basilica di Santa Maria in Trastevere, a Roma, e sarà presieduta dal cardinale irlandese Kevin Joseph Farrell, prefetto del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita.
Nell’annunciare l’incontro di preghiera, la Comunità di Sant’Egidio ricorda le parole di Papa Francesco nell’udienza generale del 3 giugno: “non si può tollerare, né chiudere gli occhi su qualsiasi tipo di razzismo”, che è “peccato”, ma “nulla si guadagna con la violenza e tanto si perde”.
Mentre le proteste proseguono in tutti gli Stati Uniti, con 10 mila persone arrestate, è scattato l'ordine di arresto anche per gli altri 3 agenti coinvolti nella morte di George Floyd. I tre agenti sono accusati di complicità in omicidio di secondo grado. Il capo si accusa per Derek Chauvin, poliziotto che ha bloccato a terra Floyd premendogli il ginocchio sul collo, è stato intanto rivisto: 'omicidio volontario non premeditato' e non più colposo. Una decisione che la famiglia di Floyd ha definito un 'passo importante verso la giustizia’.
Per Floyd sono previste diverse cerimonie funebri. Il 4 giugno a Minneapolis, le altre si svolgeranno a Houston (la città natale di Floyd) e in North Carolina.