«Quando parliamo di Halloween occorre, innanzitutto, mettere da parte le zucche vuote ed usare il cervello. E c’è poco da scherzare. Dietro le apparenze di un’innocente festicciola carnascialesca, si nasconde una tragica e pericolosa realtà, sconosciuta ai più. Si tratta di un fenomeno anticristiano che affonda le proprie radici in un culto pagano ed esoterico, strettamente legato al mondo dell’occulto e al satanismo. Ce lo ricordano i sacerdoti diocesani che, soprattutto nei giorni che precedono la notte del 31 ottobre, il cosiddetto “Capodanno satanico”, subiscono profanazioni e furti eucaristici nelle loro chiese».
Non usa mezzi termini Valter Cascioli, psicologo clinico, psichiatra e psicoterapeuta nonché membro dell’ACT (Association Christian Terapists) e collaboratore dell’Associazione internazionale Esorcisti (AIE) di cui è stato portavoce e addetto stampa, per lanciare l’allarme sulla festa del 31 ottobre. Cascioli è stato anche collaboratore di padre Gabriele Amorth assistendo a diverse preghiere di esorcismo e dal 2013 insegna al Corso di Esorcismo presso il Pontificio Ateneo Regina Apostolorum di Roma.
Halloween è una festa pericolosa per la fede cristiana?
«Sì. In questo periodo, tra le notizie di cronaca nera riportate dai quotidiani, si ritrovano gesti sacrileghi nei cimiteri, episodi di violenza, infanticidi, abusi sessuali e talvolta femminicidi. Anche gli esorcisti mettono n guardia da questa festa. Sono loro che operano in prima linea in quel delicato e complesso ministero di consolazione e di liberazione che è l’esorcismo. Gesù stesso per primo lo ha esercitato nei suoi tre anni di vita pubblica, quando, passando per le strade della Palestina, guariva i malati e liberava gli ossessi. Ha poi lasciato alla Chiesa il comando di fare altrettanto nel Suo nome come ricorda il Vangelo di Marco. Anche le statistiche delle forze dell’ordine evidenziano nella “notte delle streghe” un sensibile incremento degli episodi di violenza e dei reati contro la persona: aggressioni, minacce, stupri… Tutto questo finisce col tradire la fede e la cultura cristiana, allontanando la gente dal vero significato della festa religiosa di Tutti i Santi, significato che viene misconosciuto o volutamente negato da una società secolarizzata, sempre più atea e materialista. È ciò che sta avvenendo anche nei paesi di antica tradizione cattolica come l’Italia. Ne abbiamo un chiaro riscontro in occasione di altre solennità religiose come il Natale o la Pasqua, sempre più mondanizzate. Sembra quasi che nella nostra società occidentale non ci sia più posto per la fede in Dio e per le realtà spirituali alle quali questa ci richiama. Proprio per questo, padre Francesco Bamonte, presidente dell’Associazione Internazionale Esorcisti ha detto, in modo chiaro, forte ed altrettanto inequivocabile: “Halloween non è un gioco innocente, ma un progetto contro il cristianesimo”».
Questa festa può diventare un veicolo di occultismo e di mentalità magiche per bambini e ragazzi?
«Una certa mentalità magica è oggi assai diffusa tra i giovani che, fin dalla più tenera età, sono subissati da messaggi mediatici di vario tipo, attraverso videogiochi, social, serie televisive, film, letteratura specializzata, siti web che portano a familiarizzare con il mondo dell’esoterismo e dell’occultismo. Soprattutto questi introducono pericolosamente ad una realtà magica nella quale sarebbe possibile, grazie all’acquisizione di poteri nascosti e di non meglio precisate “energie”, ottenute attraverso il ricorso a pratiche magiche o l’evocazione di spiriti (la pratica della divinazione), controllare la realtà ed i propri simili».
Quali sono le radici storiche di queste pratiche?
«Il fenomeno Halloween, in modo particolare, ci richiama ai culti neopagani della stregoneria (Wicca), in costante aumento in Italia e, più in generale, in tutti i paesi occidentali. Per questo, è necessario sensibilizzare insegnanti ed educatori, genitori e sacerdoti, a non sottovalutare tale fenomeno, minimizzandolo. Sono convinto che dobbiamo spenderci tutti per contrastare questa pericolosissima deriva, che miete molte vittime, soprattutto tra i giovani. Io stesso, come medico specialista, ho notato disturbi psichici, anche gravi, arrivati alla mia attenzione ed insorti dopo la partecipazione a festicciole, dove per superficialità, ignoranza e dabbenaggine, si è incorsi in pratiche di divinazione, aprendo così la strada all’attività demoniaca straordinaria, i fenomeni preternaturali. Per alcuni casi particolari, avvenuti nelle scuole pubbliche durante l’orario di lezione, ho sollecitato i genitori a sporgere denuncia al Provveditorato».
C'è il rischio che Halloween educhi al gusto dell'orrido?
«Certamente. Il macabro e l’elogio dell’orrido sembrano essere le cifre caratteristiche di questo fenomeno caratterizzato dall’ostentazione d’immagini mostruose e raccapriccianti di streghe, truculenti vampiri, terrificanti demoni, bare scoperchiate, zombie spettrali, mummie spaventose, scheletri e corpi scarnificati, personaggi mortiferi orrendamente mutilati e sanguinanti, il tutto condito da musica dark rock e creepy. È chiaro che dietro tutto questo si nasconde una cultura di morte, falsamente propagandata da molti mass media e social network come festa carnevalesca e addirittura un benefico antidoto alle ataviche paure dell’uomo. Ma viene da chiedersi: come si fa a vincere la paura della morte, che fa capolino dietro le macabre rappresentazioni di Halloween?».
Che risposta s’è dato?
«Di certo non mascherandosi da zombie né, tantomeno, minimizzando od occultando la verità sottesa alla caducità della condizione umana. San Paolo VI, durante il Congresso mariologico del 1975, riprese la frase che il grande scrittore e filosofo russo Fëodor Dostoevskij fa dire al principe Miškin ne L’idiota, “La bellezza salverà il mondo”. Ecco, possiamo aggiungere che la bruttezza ed il gusto dell’orrido, dei quali Satana è l’espressione, ci allontana drammaticamente non solo dal “bello”, ma anche dal “buono” e dal “vero”, che sono una cosa sola in Dio. Noi cristiani, invece, crediamo nella comunione dei santi, non negli zombie. Dobbiamo quindi rilanciare il gusto per il bello e per la luce, rifuggendo tutto ciò che è macabro e tenebroso. Dobbiamo diffondere e promuovere a tutti i livelli la cultura della vita, in ogni sua espressione».
Il giro d'affari attorno a questa festa è notevole. Anche per questo viene molto propagandata?
«In una società consumistica come la nostra non c’è dubbio che Halloween sia diventato con il passare degli anni un fenomeno commerciale di sempre più vasta portata. Lo confermano i dati della Confesercenti di qualche anno fa. Oltre 250 milioni di euro vengono spesi ogni anno in Italia questa festa. Ma non c’è da meravigliarsi. Del resto, secondo i dati forniti dal Codacons, sono 30mila gli italiani che ogni giorno si recano da maghi, cartomanti, astrologi, medium, pranoterapeuti, guru, guaritori e pseudoveggenti, con un fatturato che si avvicina agli 8 miliardi di euro. Tutto questo, frutto della mancanza di valori e del secolarismo dilagante, non può che allontanarci pericolosamente dal bene e dalla verità, portandoci ad avere una mentalità magica ed irrazionale, che ci fa confidare in cose che non salvano, le quali poi diventano per noi dei veri e propri idoli».
Quindi le sette sataniche si servono di questa festa per diffondere il loro messaggio?
«Non c’è dubbio che il culto di Satana sia in costante aumento nel nostro Paese e nel mondo. Lo testimonia, in modo inequivocabile, il numero crescente delle sette. Lo confermano i sacerdoti esorcisti, che vedono ogni giorno le sue conseguenze sulle persone che ne sono vittime, con disturbi fisici, psichici, morali, spirituali, che colpiscono, in modo trasversale, tutti i ceti sociali e le classi di età. Anche attraverso il fenomeno Halloween, le sette approfittano per fare adepti, soprattutto tra i giovani, servendosi di quegli ingredienti che ritroviamo nella “cultura dello sballo”: eccesso e trasgressione. Ed è poi specialmente nella ricorrenza di Halloween che vengono organizzati festini a base di sesso e droga, allo scopo di reclutare “nuove leve”. Con l’illusione di divertirsi s’incappa allora in una vera e propria trappola mortale. Durante questi eventi vengono, infatti, compiuti dei veri e propri riti magici, attraverso i quali si familiarizza con l’occulto, stabilendo patti, impliciti o espliciti, con Satana, il mysterium iniquitatis fatto persona, del quale parla San Paolo nella Seconda lettera ai Tessalonicesi».
Anche il motto che ripetono i bambini “dolcetto o scherzetto?” è foriero di significati occulti?
«Sì, dietro l’innocente richiesta: “trick or treat?” si nasconde un’inquietante e tenebrosa realtà, che nasce da lontano. Nell’antichità i druidi, che erano i sacerdoti dei Celti, una popolazione pagana dell’Europa nordoccidentale, rivolgevano la seguente domanda passando di casa in casa: “offerta o maledizione?”. Se il malcapitato interlocutore si rifiutava di dare l’offerta, veniva maledetto. Mi sembra perciò che con Halloween ci sia davvero poco da scherzare».