Una quarantina di vetture hanno accompagnato il vicepresidente Usa, JD Vance, in Vaticano per l’incontro con il segretario di Stato Pietro Parolin. Il corteo, seguito più le auto di scorta, ha varcato l’ingresso poco prima delle 10. Vance era già stato ieri in Vaticano con la moglie e i tre figli per partecipare ai riti del venerdì santo.

Al termine dell’incontro la Sala stampa della Santa sede ha rilasciato un comunicato in cui ha spiegato che, nel corso del «cordiale colloquio» di Vance con il cardinale Parolin e con monsignor Paul Richard Gallagher, Segretario per i Rapporti con gli Stati e le Organizzazioni Internazionali, è «stato espresso compiacimento per le buone relazioni bilaterali esistenti tra la Santa Sede e gli Stati Uniti d’America, ed è stato rinnovato il comune impegno nel proteggere il diritto alla libertà religiosa e di coscienza». Si è parlato soprattutto della situazione internazionale, dei «Paesi segnati dalla guerra, da tensioni politiche e da difficili situazioni umanitarie, con particolare attenzione ai migranti, ai rifugiati, ai prigionieri, e sono stati trattati anche altri temi di comune interesse». Infine, sottolinea la Santa Sede, «si è auspicata una serena collaborazione tra lo Stato e la Chiesa cattolica negli Stati Uniti, di cui è stato riconosciuto il prezioso servizio alle persone più vulnerabili».