Tanti aspetti una sola storia, poliedrica, che solo unendo le tessere del mosaico rende l’intero. Il documentario W Maria Montessori, in onda il 31 agosto (150° anniversario della nascita) in prima serata su Sky arte, scritto da Emanuela Audisio per la regia di Emanuela Audisio e Malina De Carlo, mette insieme tante voci, tra queste quella di Carolina Montessori, la pronipote intervistata da Famiglia Cristiana nel numero in edicola. Con un sapiente collegamento dei punti di vista diversi e di molte immagini attuali e d’epoca, restituisce la complessità (anche se non interamente perché manca completamente l’aspetto della fede che pure c’era) della figura di questa donna straordinaria, non solo per suoi tempi, capace di rompere le convenzioni e insieme di farsi ascoltare in tutto il mondo, proponendo un metodo che nel 1909 rovesciava tutte le acquisizioni della sua epoca sull’educazione per mettere al centro il bambino.
Il documentario ne racconta la personalità e la vita avventurosa, facendo passare il suo pensiero attraverso le testimonianze di chi lo ha vissuto e lo vive da alunno e da insegnante, di chi lo ha studiato da addetto ai lavori, di chi lo porta avanti attraverso l’Opera Nazionale Montessori e l’Association Montessori Internationale. Le chiavi di lettura sono l’universalità e la modernità, non a caso la rete delle scuole Montessori conta oltre 20 mila centri nel mondo: dal Canada al Giappone, dal Brasile alla Spagna e Maria Montessori ha seminato nella Silicon Valley: Jeff Bezos (fondatore di Amazon), Jimmy Wales (creatore di Wikipedia) e soprattutto Larry Page e Sergey Brin (che hanno dato vita a Google) si sono formati con quel metodo. Girato tra Chiaravalle città natale di Maria Montessori, Roma, Amsterdam, Milano, Lugano, Barcellona, Noordwijk in Olanda, Girona in Spagna e Adya in India.
W Maria Montessori ha potuto contare sulla collaborazione della Fondazione Montessori di Chiaravalle e nella passione di chi racconta riesce a trasmettere, anche a tanta distanza dalla morte, avvenuta nel 1952, almeno una parte del carisma che doveva stregare chi incontrava Maria Montessori, ovunque nel mondo.