Il più votato era stato proprio il cardinale di Bologna, Matteo Zuppi. E Francesco ha subito nominato il porporato presidente della Cei. Nella terna, che era stata presentata al Papa per la designazione del successore del cardinale Bassetti, erano entrati anche il cardinale di Siena Paolo Lojudice e il vescovo di Acireale monsignor Antonino Raspanti.
Più volte il Papa aveva chiesto alla Cei di eleggere il suo presidente come le altre conferenze episcopali. Alla fine, però, è prevalsa la norma per cui «In considerazione dei particolari vincoli dell'episcopato d'Italia con il Papa, vescovo di Roma, la nomina del presidente della Conferenza è riservata al Sommo Pontefice, su proposta dell'Assemblea generale che elegge, a maggioranza assoluta, una terna di vescovi diocesani». Pur trattandosi di una proposta, e dunque di una indicazione che il Pontefice potrebbe disattendere, papa Francesco ha tenuto fede alla volontà dell’assemblea così come aveva già fatto per la nomina del cardinale Bassetti. Cinque anni fa, infatti, l’arcivescovo di Perugia-Città della Pieve era stato il più votato dai suoi confratelli. Quella volta nella terna erano arrivati anche il vescovo di Novara, monsignor Franco Giulio Brambilla e il cardinale di Agrigento monsignor Francesco Montenegro.
Il cardinale Zuppi, classe 1955, romano, quinto di sei figli, ha frequentato da quando era studente al Virgilio la comunità di Sant’Egidio. Con il fondatore, Andrea Riccardi, si è impegnato nelle scuole popolari per i bambini emarginati delle baraccopoli romane, per gli anziani soli e non autosufficienti, per gli immigrati e i senza fissa dimora, i malati terminali e i nomadi, i disabili e i tossicodipendenti, i carcerati e le vittime dei conflitti. Ordinato sacerdote nel 1981 è stato vicario di monsignor Vincenzo Paglia quando questi era parroco della Basilica romana di Santa Maria in Trastevere e poi parroco lui stesso fino al 2010. Nominato vescovo da Benedetto XVI nel 2012, è stato cretao cardinale da papa Francesco nel 2019. È Membro del Dicastro per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale e dell’Ufficio dell'Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica.