n questo momento, il mio pensiero va in modo particolare alle donne di Ponte Galeria, dove tutti i sabati pomeriggio cerchiamo di portare una presenza di conforto e consolazione. Da molti anni, con un gruppo di religiose di varie nazionalità, visitiamo la sezione femminile di questo Cento di identificazione ed espulsione vicino a Roma. Qui, molte donne vittime di tratta si trovano rinchiuse con l’unica colpa di essere prive di documenti.
Purtroppo in questi giorni una nuova normativa prevede di prolungare la loro permanenza in questi centri da 6 a 18 mesi. Questo mi sconcerta e mi indigna. E spero che molti altri lo facciano con me. Con noi. Giacché, ancora una volta, le stesse vittime di questo sfruttamento vergognoso legato al traffico di esseri umani per la prostituzione sono quelle che pagano il prezzo più alto di decisioni e politiche ingiuste, che confondono le vittime con i criminali. Mentre coloro che le trafficano oppure le cercano e le usano rimangono impuniti e forse protetti dalla stessa legge. Diciotto mesi di detenzione! È un’ingiustizia, una violazione dei diritti umani di queste persone, una vergogna, contro cui dovremmo tutti mobilitarci.
Purtroppo in questi giorni una nuova normativa prevede di prolungare la loro permanenza in questi centri da 6 a 18 mesi. Questo mi sconcerta e mi indigna. E spero che molti altri lo facciano con me. Con noi. Giacché, ancora una volta, le stesse vittime di questo sfruttamento vergognoso legato al traffico di esseri umani per la prostituzione sono quelle che pagano il prezzo più alto di decisioni e politiche ingiuste, che confondono le vittime con i criminali. Mentre coloro che le trafficano oppure le cercano e le usano rimangono impuniti e forse protetti dalla stessa legge. Diciotto mesi di detenzione! È un’ingiustizia, una violazione dei diritti umani di queste persone, una vergogna, contro cui dovremmo tutti mobilitarci.


