Voglio tornare sul tema dei rom. La corruzione nazionale mi fa schifo, ma ciò non è un buon motivo per giustificare i loro furti. Non è vero che si contentano di un semplice portafoglio o di un po’ di cibo nei supermercati. Direbbe la stessa cosa se il portafoglio rubato fosse il suo, caro don Antonio? O se lì ci fossero i soldi per vivere tutto il mese? E perché non si mette nei panni dei commercianti che subiscono questa “spesa proletaria”? Lei dice che bisogna integrarli dando loro un lavoro, una casa e la scuola per i figli. Ma quanti italiani hanno le stesse opportunità? Eppure, non vanno a rubare, né schiavizzano i bambini costringendoli a chiedere l’elemosina. È giusto non colpevolizzare un’intera etnia, perché tra loro ci sono onesti e disonesti, ma non si può giustificare tutto.
UNA INSEGNANTE
Chi delinque va punito, chiunque esso sia. E non ci sono “zone franche” dalla legge o dove non hanno accesso le forze di polizia. Così come tutti hanno diritto al lavoro, alla casa e a una buona scuola. Contrapporre i poveri tra loro serve solo ad aizzare gli animi. Offre armi improprie all’ignobile propaganda di politici irresponsabili. Quanto al portafoglio, sì, una volta mi è stato rubato. Non è stato un rom, ma un giovane in giacca e cravatta.
UNA INSEGNANTE
Chi delinque va punito, chiunque esso sia. E non ci sono “zone franche” dalla legge o dove non hanno accesso le forze di polizia. Così come tutti hanno diritto al lavoro, alla casa e a una buona scuola. Contrapporre i poveri tra loro serve solo ad aizzare gli animi. Offre armi improprie all’ignobile propaganda di politici irresponsabili. Quanto al portafoglio, sì, una volta mi è stato rubato. Non è stato un rom, ma un giovane in giacca e cravatta.


