La buona notizia è che sono diminuite le morti dovute all’alcol. La cattiva è che si diffonde tra i ragazzi la moda di bere fuori dai pasti.

La Relazione al Parlamento sugli interventi realizzati da Ministero e Regioni in attuazione della legge-quadro 125/2001 in materia di alcol e problemi correlati al consumo di alcol, presentata dal ministro della sanità, Renato Balduzzi  conferma un’inversione di tendenza rispetto al tradizionale consumo “mediterraneo” di alcol, cioè un consumo moderato, soprattutto di vino, durante i pasti.

Attualmente, invece, cresce il fenomeno del binge drinking,  cioè la pratica di consumare diverse bevande alcoliche, in alta quantità e in un breve arco di tempo. Quasi sempre fuori dai pasti.
Nel 2010 il binge drinking aveva coinvolto il 13,4 per cento degli uomini e il 3,5 delle donne. Ma se si analizza la fascia d’età, questo tipo di consumo sale al 9.7 per cento delle ragazze tra i 18 e i 24 anni.

Per quanto riguarda i consumi fuori pasto, nell’ultimo decennio sono saliti dal 33,7 per cento al 41,9 per i consumatori tra i 18 e 24 anni e dal 14,5 per cento al 16,9 per i ragazzi tra i 14 e i 17 anni. Ma il dato più allarmante riguarda le ragazze. Negli ultimi 15 anni è più che raddoppiata la quota delle consumatrici fuori pasto.