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Ci saranno ripercussioni sul governo? Naturalmente no. Proseguiranno però le convulsioni, soprattutto all’interno del Centrodestra, dove continua, nonostante gli appelli alla pacificazione, la competizione tra i due aspiranti leader della coalizione, Giorgia Meloni e Matteo Salvini e il “terzo incomodo” Silvio Berlusconi, tutt’altro che intenzionato a farsi da parte nel grande gioco del Centrodestra. A sinistra prosegue l’operazione “campo largo” l’alleanza tra Pd e Movimento 5 Stelle, che dove applicato (per esempio a Catanzaro) ha dato ottimi risultato. Peccato che lo sfaldamento dei 5 Stelle, con la diaspora Di Di Maio e dei suoi 62 parlamentari nell’orbita del grande centro (l’inizio di un partito di Draghi?) faccia propendere il campo largo tutto a favore del partito di Letta. Si andrà avanti così per tutta l’estate, l’autunno (altro test interessante le elezioni regionali siciliani) fino al big bang delle elezioni politiche del marzo 2023.



