La nuova inchiesta sul Calcioscommesse ha interessato la Lega Pro e la Serie D, con 50 fermi e 70 indagati. Devo dire che mi ha colpito la durezza, con la quale il Presidente della Repubblica Mattarella si è espresso a tale proposito: “Il calcio, nel quale mafie di varia natura cercano di modificare il risultato delle partite, e di lucrare sulle scommesse, è una vergogna. Questa metastasi va estirpata con severità e rapidità".
Io credo che l’uso di termini, come “vergogna”, “metastasi”, “severità”, “rapidità” e “sottovalutazione”, non sia affatto casuale. Da un anno a questa parte, da Ciro Esposito, alle telefonate sul Carpi, fino a striscioni e bombe carta negli stadi, si ha una brutta sensazione.
Quella che, ormai, le istituzioni del calcio si siano arrese allo “status quo”, e cioè essere impotenti dinanzi all’abdicazione del gioco, che diventa affare, e basta: violenza, business e scommesse stanno sfregiando, in modo irreparabile, il pallone, e non c’è la minima unità di intenti nel reagire a questa invasione di campo.
Io credo che l’uso di termini, come “vergogna”, “metastasi”, “severità”, “rapidità” e “sottovalutazione”, non sia affatto casuale. Da un anno a questa parte, da Ciro Esposito, alle telefonate sul Carpi, fino a striscioni e bombe carta negli stadi, si ha una brutta sensazione.
Quella che, ormai, le istituzioni del calcio si siano arrese allo “status quo”, e cioè essere impotenti dinanzi all’abdicazione del gioco, che diventa affare, e basta: violenza, business e scommesse stanno sfregiando, in modo irreparabile, il pallone, e non c’è la minima unità di intenti nel reagire a questa invasione di campo.


