Caro Roberto Saviano, sulla proposta di legalizzare la cocaina, ti sbagli.
Dopo don Antonio Mazzi, un altro esponente autorevole della lotta alle droghe ha deciso di rivolgersi allo scrittore per contestare la sua proposta di legalizzazione come strumento di contrasto della cocaina. In Zero Zero Zero (Feltrinelli) e poi in un'intervista a Famiglia Cristiana, Saviano, seppure in maniera sofferta, sosteneva che non esistevano alternative a questa via.
In un lettera aperta pubblicata sulle pagine di Famiglia Cristiana, don Antonio Mazzi aveva espresso il suo disaccordo, mostrando come sia invece quella dell'educazione e della formazione l'unica via efficace. Concetti sui quali torna Giovanni Serpelloni, capo del Dipartimento politiche antidroga della presidenza del Consiglio dei ministri. «La legalizzazione delle sostanze stupefacenti non è mai una soluzione efficace né per ridurre i consumi di droga né per ridurre gli introiti delle mafie», scrive in questa lettera indirizzata a Famiglia Cristiana, che riportiamo integralmente in questo dossier.
Dopo don Antonio Mazzi, un altro esponente autorevole della lotta alle droghe ha deciso di rivolgersi allo scrittore per contestare la sua proposta di legalizzazione come strumento di contrasto della cocaina. In Zero Zero Zero (Feltrinelli) e poi in un'intervista a Famiglia Cristiana, Saviano, seppure in maniera sofferta, sosteneva che non esistevano alternative a questa via.
In un lettera aperta pubblicata sulle pagine di Famiglia Cristiana, don Antonio Mazzi aveva espresso il suo disaccordo, mostrando come sia invece quella dell'educazione e della formazione l'unica via efficace. Concetti sui quali torna Giovanni Serpelloni, capo del Dipartimento politiche antidroga della presidenza del Consiglio dei ministri. «La legalizzazione delle sostanze stupefacenti non è mai una soluzione efficace né per ridurre i consumi di droga né per ridurre gli introiti delle mafie», scrive in questa lettera indirizzata a Famiglia Cristiana, che riportiamo integralmente in questo dossier.


