Secondo Altroconsumo, la Rai potrebbe essere colpevole di “inadeguata fornitura del servizio pubblico d'informazione nel corso del 2010”, perché avrebbe “disatteso gli impegni assunti attraverso il contratto di servizio e imposti dalla disciplina sulla par condicio”. Partendo da questa convinzione, l’associazione di consumatori ha promosso una class action (le adesioni hanno già raggiunto quota 11 mila).
Altroconsumo fa sapere che il 1° giugno si terrà la prima udienza davanti al tribunale di Roma. La stima del danno per la richiesta di risarcimento è di 500 euro a testa, perché gli utenti, “pur pagando il canone, non hanno potuto fruire di un'informazione obiettiva, imparziale e equilibrata”.
Gli abbonati possono aderire all’azione collettiva attraverso telefonando al numero verde 800.131.889 o andando sul sito www.altroconsumo.it/rai. Una conferma formale all'adesione sarà necessaria successivamente alla verifica dell'ammissibilità dell'azione da parte del tribunale.
Altroconsumo fa sapere che il 1° giugno si terrà la prima udienza davanti al tribunale di Roma. La stima del danno per la richiesta di risarcimento è di 500 euro a testa, perché gli utenti, “pur pagando il canone, non hanno potuto fruire di un'informazione obiettiva, imparziale e equilibrata”.
Gli abbonati possono aderire all’azione collettiva attraverso telefonando al numero verde 800.131.889 o andando sul sito www.altroconsumo.it/rai. Una conferma formale all'adesione sarà necessaria successivamente alla verifica dell'ammissibilità dell'azione da parte del tribunale.


