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Sono tre donne le prime che saranno rilasciate questo pomeriggio da Hamas. L’organizzazione terroristica ha, finalmente, inviato a Israele la lista richiesta La notizia è arrivata da media palestinesi, ma un funzionario israeliano citato dall'emittente pubblica Kan ha confermato.si tratta di Romi Gonen, Emily Damari e Doron Steinbrecher. Saranno consegnate alla Croce Rossa la quale avvertirà le forze speciali dell'Idf che si recheranno a prenderle all'interno della Striscia di Gaza. Da lì, gli ostaggi verranno condotti in una delle tre basi militari istituite vicino al confine e poi in un ospedale per incontrare le loro famiglie.
La ritardata comunicazione ha fatto slittare l’inizio della tregua, che era previsto alle sette italiane di stamattina, e Netanyahu, ha dato ordine di continuare a bombardare la Striscia. Dopo lo sgomento da parte della popolazione palestinese che si apprestava a tornare sulle macerie delle proprie case e dei parenti degli ostaggi, riuniti in piazza in attesa di notizie dei propri cari, la situazione sembra essersi sbloccata. Hamas ha fatto sapere che il ritardo è stato dovuto a non meglio precisate «complicazioni su terreno», ma ha aggiunto che la liberazione degli ostaggi «avverrà come previsto».
Intanto, però, questo ritardo è costato la vita ad almeno altre otto persone. All’alba, infatti, il premier israeliano ha bloccato il ritiro delle truppe e il portavoce militare israeliano Daniel Hagari ha detto che l'esercito avrebbe continuato ad attaccare Gaza finché non fossero arrivati i tre nomi. Secondo il governo israeliano sono stati attaccati obiettivi militari, ma da Gaza si fa sapere che le vittime, oltre ai morti quasi una trentina i feriti, sono civili.


