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Non appartiene al club dei fenomeni, i cui nomi stanno sulle maglie che indossano i bambini. Tuttavia un allenatore del calibro di Fabio Capello chiamò Damiano Tommasi «il giocatore più importante» per lo scudetto che la Roma vinse nel 2001. Duttilità, dedizione, e, soprattutto, affidabilità: queste le armi vincenti di Tommasi, oggi cinquantunenne, che dal 2019 ha appeso le scarpe al chiodo e dal 2022 è sindaco di Verona, a capo di un’amministrazione di centro-sinistra.
Dopo una gloriosa carriera sportiva e a capo di una famiglia numerosa, chi gliel’ha fatto fare di buttarsi in politica?
«Concluso il mandato da presidente dell’Associazione calciatori (il sindacato dei professionisti del pallone, ndr), è arrivata una proposta di impegno per la città. Da sempre spingo perché le persone si giochino in ambito civico, quindi non potevo tirarmi indietro. Le circostanze della vita (4 dei 6 figli sono maggiorenni, siamo ormai stabili su Verona e viaggio molto meno di un tempo) mi hanno permesso di compiere quel passo».
Come spiega la sua vittoria, da outsider della politica?
«Nessun segreto particolare, se non che, per la prima volta, l’area che mi ha chiesto di candidarmi ha puntato su un candidato unico. Inoltre chi ha governato prima di me si preoccupava non tanto di progettare la città, ma di gestire. Ciò spiega perché una proposta nuova, proiettata verso il futuro, verso i giovani, per una Verona città europea, sia stata accolta favorevolmente. Avere a cuore il futuro della città, prima ancora che lo schieramento politico, era il mio obiettivo, anche perché non ho mai avuto tessere di partito».
Il suo impegno politico affonda le radici in una sensibilità sociale che viene da lontano. Ha dato vita a una scuola intitolata a don Milani. Come mai?
«Ho fatto il servizio civile in Caritas come obiettore di coscienza (primo calciatore professionista della storia, ndr) e ho conosciuto la figura di don Lorenzo Milani a partire dalla sua Lettera ai cappellani militari; poi ho approfondito l’esperienza di Barbiana, che è diventata l’ispirazione per lanciare una nuova scuola paritaria alle porte di Verona» […]
((foto in alto: ANSA)
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