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Sono passati cinquant’anni dal suo primo album: Eugenio Finardi festeggia il mezzo secolo di musica con una raccolta dal titolo significativo, Tutto. Tutto in undici brani: la vita, la ricerca di senso, l’oggi, le conquiste della scienza e della tecnologia, il passato che inizia a essere ingombrante e con cui tocca fare i conti. Un album che, nonostante si mormori che sia l’ultimo per i problemi di salute dovuti all’acufene e alla perdita dell’udito, contiene tanto futuro.
Eugenio non indulge mai alla nostalgia e all’auto-celebrazione: semplicemente passa la mano e ha sempre tanto da dire, così come avviene nel toccante duetto con la figlia, in arte Pixel, intitolato Francesca sogna. Sognare è il suo invito ai più giovani, simile a quello che arrivava anche da papa Francesco quando esortava a non lasciarsi paralizzare dalle paure e a prendere in mano la vita o, più recentemente, da Leone XIV nel Giubileo dei giovani, quando ha chiesto ai ragazzi di contagiare chiunque con il proprio entusiasmo.
«Ho sempre avuto la percezione dell’Assoluto, ma non legata a una particolare religione: si tratta della precisa sensazione di far parte di qualche cosa di più grande. La spiritualità mi rendo conto di averla sempre cercata e l’ho trovata nella musica che, per me, è stata un contatto diretto con l’Assoluto cosmico. Alla fine, se ci pensi, non c’è nessuna liturgia che non preveda il canto.
Non sono, quindi, un credente in senso classico e non ho ricevuto un’educazione religiosa, ma sono convinto che il sentimento del divino sia qualcosa a cui gli esseri umani hanno naturalmente accesso e a cui sono portati dalla nascita. La musica è un’ottima strada per arrivarci: mi viene subito in mente lo Stabat Mater di Pergolesi, che ascolto sempre per prepararmi ai concerti. Ma il sacro c’è anche nel gospel, nel rock... Lo trovo persino nella trap: non tanto nei testi, ma nelle sonorità che sono profondissime, tra terra e cielo».
(Foto in alto: Fabrizio Fenucci/ufficio stampa)
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Leggi l’intervista completa a Eugenio Finardi sul numero di Credere in distribuzione nelle edicole e nelle librerie religiose da giovedì 25 settembre e nelle parrocchie da sabato 27 settembre. Oppure acquista una copia digitale su www.edicolasanpaolo.it
In collaborazione con Credere
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