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Venti ostaggi uccisi, 14 liberati tra cui un cittadino giapponese e due dello Sri Lanka, dal blitz notturno dell'esercito bengalesi, sei terroristi uccisi, uno catturato.
E' il tragico bilancio dell'irruzione di un commando di 8-9 terroristi di matrice islamica - l'atto è stato rivendicato dall'Isis - in un ristorante di Dacca venerdì sera. Si sa che le vittime sono tutte non bengalesi. La Farnesina ha confermato che al momento dell'assalto c'erano 11 italiani nel locale, uno di loro Gianni Boschetti è riuscito a fuggire.
Il Messaggero Veneto conferma che tra le vittime risultano due friulani: un imprenditore residente a Feletto Umberto, Cristian Rossi, 47 anni, sposato e padre di due gemelline di appena 3 anni. e Marco Tondat, un giovane imprenditore nel settore tessile, di Cordovado.
Fra le vittime dell'attacco ci sono anche 7 cittadini giapponesi, un americano e una studentessa indiana, Tarushi Jain, di 19 anni di Berkeley che si era diplomata dalla Scuola americana di Dacca. Al momento secondo la Farnesina sono 9 le vittime italiane accertate: Adele Puglisi, Marco Tondat, Claudia Maria D’Antona, Nadia Benedetti, Vincenzo D’Allestro, Maria Riboli, Cristian Rossi, Claudio Cappelli e Simona Monti. L'attentato è avvenuto in un quartiere della capitale del Bangladesh frequentato da cittadini stranieri, poco distante dall'Ambasciata italiana.
Dopo aver cercato di trattare con i terroristi 100 teste di cuoio sono entrate nel locale durante la notte tra venerdì e sabato per liberare gli ostaggi. Ma per venti di loro, molti italiani e giapponesi, per lo più a Dacca per lavoro non c'è stato nulla da fare. Testimoni raccontano che sono stati uccisi a colpi di spada.
Alla Diocesi di Dacca è arrivato il messaggio di cordoglio di Papa Francesco: «Profondamente», ha scritto a suo nome il segretario di Stato Parolin, «rattristato dalla violenza insensata perpetrata contro vittime innocenti a Dacca, esprime di cuore le proprie condoglianze e condanna questi atti barbari come offese contro Dio e contro l'umanità».
E' il tragico bilancio dell'irruzione di un commando di 8-9 terroristi di matrice islamica - l'atto è stato rivendicato dall'Isis - in un ristorante di Dacca venerdì sera. Si sa che le vittime sono tutte non bengalesi. La Farnesina ha confermato che al momento dell'assalto c'erano 11 italiani nel locale, uno di loro Gianni Boschetti è riuscito a fuggire.
Il Messaggero Veneto conferma che tra le vittime risultano due friulani: un imprenditore residente a Feletto Umberto, Cristian Rossi, 47 anni, sposato e padre di due gemelline di appena 3 anni. e Marco Tondat, un giovane imprenditore nel settore tessile, di Cordovado.
Fra le vittime dell'attacco ci sono anche 7 cittadini giapponesi, un americano e una studentessa indiana, Tarushi Jain, di 19 anni di Berkeley che si era diplomata dalla Scuola americana di Dacca. Al momento secondo la Farnesina sono 9 le vittime italiane accertate: Adele Puglisi, Marco Tondat, Claudia Maria D’Antona, Nadia Benedetti, Vincenzo D’Allestro, Maria Riboli, Cristian Rossi, Claudio Cappelli e Simona Monti. L'attentato è avvenuto in un quartiere della capitale del Bangladesh frequentato da cittadini stranieri, poco distante dall'Ambasciata italiana.
Dopo aver cercato di trattare con i terroristi 100 teste di cuoio sono entrate nel locale durante la notte tra venerdì e sabato per liberare gli ostaggi. Ma per venti di loro, molti italiani e giapponesi, per lo più a Dacca per lavoro non c'è stato nulla da fare. Testimoni raccontano che sono stati uccisi a colpi di spada.
Alla Diocesi di Dacca è arrivato il messaggio di cordoglio di Papa Francesco: «Profondamente», ha scritto a suo nome il segretario di Stato Parolin, «rattristato dalla violenza insensata perpetrata contro vittime innocenti a Dacca, esprime di cuore le proprie condoglianze e condanna questi atti barbari come offese contro Dio e contro l'umanità».



