I media si ostinano a raccontare il matrimonio, anche se attraverso lo stile trash e la narrazione sempre più discutibile e irreale dei reality show, con esibizione di sfarzo e di emozioni per lo più fasulle. Tutto un chiacchiericcio che vorrebbe però farci credere che nei giovani la voglia di sposarsi sia tanta e sentita.

In realtà i dati ci dicono che nella vita vissuta i numeri dei matrimoni sono nettamente in calo.

Colpiscono in questi giorni quelli relativi a Milano dove il Comune ha reso nota la curva discendente che va dal 2003 al 2024 delle unioni. In vent’anni sia quelle civili che quelle religiose sono calate verticalmente.

In totale, infatti, se vent’anni fa hanno detto sì nella capitale lombarda 4.264 coppie, nel primo semestre di quest’anno sono solo 1.217 e si avviano a un totale, a fine anno, dimezzato dal 2003 ad oggi.

Ma il crollo più vistoso è quello di chi ha scelto di sposarsi in Chiesa: nel 2003 sono stati 2.100 i riti religiosi. Nel primo semestre di quest’anno solo 124, circa il 10 % del totale dei matrimoni.